Cronaca

Mercatini di Natale? Solo se rispettano standard di qualità

I mercatini e le mostre-mercato, specializzate e non, ed altre analoghe iniziative commerciali, a carattere temporaneo ed occasionale, che si terranno nelle vie e piazze del centro storico di Cremona durante il periodo natalizio di quest’anno, potranno essere autorizzate, compatibilmente con la disponibilità degli spazi e con le altre esigenze di pubblico interesse, solo se garantiranno, oltre al rispetto degli altri requisiti richiesti dalle norme vigenti, alcuni standard minimi di qualità e funzionalità. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco e pubblicata all’Albo Pretorio.
In particolare, per quanto riguarda le strutture di vendita (gazebo, banchi, ecc.) dovranno essere omogenee per forma, colore e dimensioni; eventuali deroghe  potranno essere consentite, per comprovate esigenze legate a particolari merceologie e/o a consuetudini commerciali, purchè  non ne risulti pregiudicata l’omogeneità dell’immagine complessiva. Gli  eventuali  teli di copertura delle superfici di vendita dovranno essere dello stesso tipo e colore. Tutte le strutture e relativi teli di copertura dovranno essere in condizioni di perfetta pulizia e decoro. Le strutture dovranno essere montate, nel rispetto delle norme di sicurezza, e, se necessario, controventate,  senza  manomissione del suolo pubblico,  e con divieto di installazione di chiodi o altro su alberi, edifici e pali della luce.  I prodotti posti in vendita dovranno rientrare nella categoria degli articoli natalizi (addobbi, abeti finti, presepi ed accessori, articoli da regalo, dolciumi e salumi tipici, cesti natalizi, candele, ecc.) o essere comunque coerenti con la specializzazione del mercatino; essere originali per tipologia o qualità, e, quindi, non reperibili normalmente nei mercati ordinari; essere presentati in modo ordinato, evitando accatastamenti.
Di norma, salvo che sia diversamente disposto per determinate aree, i furgoni e i veicoli degli espositori dovranno essere parcheggiati al di fuori dell’area espositiva, in spazi indicati dal Comune. Il posizionamento delle strutture non dovrà ostacolare  ’accesso alle proprietà, non impedire la visibilità delle vetrine, né recare comunque disagio o pregiudizio alle attività commerciali della zona.
Gli organizzatori dovranno garantire la realizzazione di una o più iniziative collaterali di animazione, con preferenza per quelle rivolte ai bambini e per quelle attinenti al  tema del  Natale; con il consenso del Comune, tali iniziative si potranno tenere anche in uno spazio diverso da quello della manifestazione principale.
Gli organizzatori dovranno garantire, a loro carico, una campagna di promozione dell’evento, di rilievo sovracomunale, mentre il Comune di Cremona si riserva la facoltà di inserire l’iniziativa nel calendario delle manifestazioni natalizie che promuove direttamente. Qualora il mercatino si svolga su aree private, anche se ad uso o utilità pubblica, gli organizzatori dovranno acquisire e produrre al Comune l’assenso del proprietario.
L’accertata discordanza tra quanto dichiarato preventivamente dagli organizzatori e quanto effettivamente realizzato potrà comportare, qualora si riscontri un livello qualitativo inadeguato al contesto, la revoca dell’autorizzazione, con conseguente rimozione dell’occupazione, anche prima della sua scadenza temporale.
“Si è arrivati a definire tali standard minimi – scrive il Comune in una nota stampa – tenuto conto che il centro storico di Cremona è un’area di particolare pregio e di forte attrattiva turistica dove, negli ultimi anni, sono stati realizzati interventi di riqualificazione estetica e funzionale,  sia da parte del Comune che dei privati. Ogni nuova installazione commerciale, anche se temporanea, che vada a collocarsi in tale area deve quindi armonizzarsi con l’elevato livello del contesto, così da non pregiudicarne l’immagine. Sempre più spesso viene proposta al Comune la realizzazione di mercatini occasionali, specializzati e non, nelle vie e piazze del centro storico, da parte di privati  provenienti da  altre città o regioni italiane, che ne curano direttamente ed integralmente l’organizzazione”.
Standard provvisori per il solo periodo natalizio, in attesa di fissare in via definitiva i requisiti minimi per i mercatini del centro.

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