Cronaca

Maxisequestro di anabolizzanti, operazione dei Nas

http://www.youtube.com/watch?v=Z9SSrVqfYts

Sopra, sostanze illecite sequestrate e i militari del Nas di Cremona (video Francesco Sessa)

AGGIORNAMENTO – Indagine contro la commercializzazione e l’uso di sostanze dopanti. I carabinieri del Nas di Cremona hanno eseguito in territorio mantovano, in diverse province del Nord e nel napoletano, due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari (emessi dal gip del Tribunale di Mantova, Gilberto Casari) e 32 perquisizioni, nonché il sequestro preventivo di una palestra. Gli arrestati, di origine campana, sarebbero responsabili, assieme ad altre persone, di aver gestito un traffico illecito di sostanze dopanti. Sono stati inoltre individuati i destinatari delle sostanze dopanti (sottoposti a perquisizione insieme agli indagati), tra i quali risultano frequentatori della palestra, atleti militanti in squadre di calcio e pallavolo dilettantistiche, cicloamatori e body builder anche di rilevanza nazionale, e alcune donne che assumevano i farmaci illeciti per dimagrire.

LA DENUNCIA DI UNA MAMMA

Tutto è partito dalla denuncia di una mamma, che ha trovato nella camera del figlio (maggiorenne) farmaci anabolizzanti di provenienza estera. Da qui è iniziata l’indagine, con la collaborazione dell’Arma di Castel Goffredo e Guidizzolo. Scoperchiato un traffico di somatropina, ormoni della crescita, anabolizzanti ad uso veterinario, testosterone e altro ancora.

I MALORI DI CHI ASSUMEVA I PRODOTTI DOPANTI

I prodotti, secondo i carabinieri, venivano ceduti ai frequentatori di una palestra di Castel Goffredo (come detto sequestrata) e ad altri sportivi da un campano residente nel mantovano (uno degli arrestati). Stando ai risultati dell’inchiesta la vendita di questi materiali avveniva con la collaborazione del titolare della struttura e di due personal trainer indagati, mentre almeno due degli assuntori sono arrivati a sentirsi male richiedendo le cure del pronto soccorso.

IL COMMERCIO DELLE SOSTANZE TRA NAPOLI E IL NORD

Il campano – viene descritto nel quadro accusatorio – si procurava le sostanze dopanti attraverso forniture inviate da due parenti residenti in provincia di Napoli (per uno sono stati riscontrati gli estremi per l’arresto) ma anche tramite acquisti effettuati online su siti web esteri, per lo più statunitensi, canadesi e sloveni.

SEQUESTRI PER 100MILA EURO

Tra le sostanze sequestrate, anche integratori alimentari contenenti ‘Dmaa’, uno dei quali già oggetto di ritiro da parte del Ministero della Salute.
Oltre ai due soggetti tratti in arrresto, risultano esserci sette indagati per traffico di dopanti. Sigilli su circa 5mila capsule, flaconi e compressi di anabolizzanti, per un valore di 100mila euro. Nelle mani dei carabinieri sono finiti anche documenti, tra cui ricette mediche, giudicate utili per le indagini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...