Cronaca

Sequestro e lesioni, Carrera
condannato a 2 anni e sei mesi

Carrera e il suo avvocato Paolo Bregalanti

Sequestro di persona e lesioni colpose gravissime. Con queste accuse il giudice ha condannato a due anni e sei mesi Giovanni Carrera, 72 anni, il tassista cremonese arrestato nel febbraio del 2022 per quanto accaduto a Luca Lombardo, il 30enne di Cremona rimasto ferito gravemente la notte del 25 dicembre 2021 in via Mantova dopo essere caduto dal taxi in corsa. Il pm onorario Silvia Manfredi aveva chiesto un anno in più. L’imputato, assistito dall’avvocato Paolo Bregalanti, è stato inoltre condannato al risarcimento di 7 mila euro a favore di Lombardo, parte civile attraverso gli avvocati Fabio Sbravati e Alberto Gnocchi.

Nel processo, dove l’assicurazione era stata chiamata come responsabile civile, assistita dall’avvocato Giuseppe Lomboni di Milano, il giudice ha invece rigettato il risarcimento dei danni chiesto dai genitori di Luca, mamma Nadia e papà Nino.

La vittima, Luca Lombardo

La notte dell’incidente, dopo essere stati al ristorante Chiave di Bacco di piazza Marconi, Luca e le sue due amiche Alessia e Ramona erano saliti sul taxi van dell’imputato che li aveva portati davanti all’hotel B&B di via Mantova. La corsa costava 20 euro, ma i ragazzi avevano solo una banconota da 10. Da lì era nata una discussione con Carrera che era ripartito con a bordo il solo Luca, poi finito fuori dal taxi, disteso in mezzo alla strada, gravemente ferito.

A portare all’arresto di Carrera, con alle spalle alcuni precedenti di polizia come lesioni, ingiurie, minacce o liti con i colleghi, era stata l’intercettazione shock di una telefonata nel corso della quale l’uomo si era detto sollevato dal fatto che la giovane vittima, viste le sue gravi condizioni, non fosse in grado di ricordare e dunque fornire la sua versione dei fatti. “Il pm”, così si era espresso il tassista al telefono, “mi ha detto che il ragazzo è a casa, ma non ci sta con la testa. Bene, così non può raccontare la sua versione. È una cosa positiva”.

Entro sessanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

Sara Pizzorni

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