Cronaca

Suoni e performance, parte Arte contemporanea e territorio 2012/2013

Parte il programma del secondo anno di Arte contemporanea e territorio con una proposta ricca di eventi che vedrà come protagonista la scuola cremonese.  Fino a luglio 2013 mostre, workshop, incontri con artisti e curatori, concerti, diverse iniziative, invaderanno la città coinvolgendo spazi e soggetti. Un progetto multidisciplinare curato dal CRAC (Centro Ricerca Arte Contemporanea) del Liceo Artistico Statale Munari, con il patrocino e la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Cremona, che crede molto nella validità dell’iniziativa.

Si tratta di un modo per conoscere il nostro tempo, attraverso percorsi formativi e di aggiornamento, idee, spunti e riflessioni sull’arte, sulla creatività, la didattica, l’educazione, le discipline e le professioni che caratterizzano il sapere contemporaneo. Il progetto prevede varie forme di coinvolgimento dei soggetti e delle energie culturali presenti sul territorio, predisponendo percorsi formativi che avranno lo scopo di avvicinare le persone all’arte attraverso un’educazione permanente. Il CRAC cura le varie attività, il team dell’Assessorato alle Politiche Educative e Giovanili coordina il lavoro di sensibilizzazione locale, di fruizione creativa e ricreativa, il Comune diventa promotore per iniziative di sviluppo sociale, economiche e culturali.

Il Centro, fin dalla nascita, caratterizzato come uno spazio di ricerca e di approfondimento della cultura creativa contemporanea, persegue un duplice interesse che consiste nell’attivare collaborazioni con le realtà creative, istituzionali e produttive del territorio, invitando nel contempo, istituzioni, artisti e singole personalità che operano a livello nazionale e internazionale.

Un’anticipazione della seconda stagione di Arte contemporanea e territorio vi è stata in settembre con una serie di eventi: un percorso di aggiornamento in collaborazione con il Dipartimento didattico del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (TO); il programma Municity, ancora in corso, con quattro laboratori indirizzati a studenti universitari; in ottobre sono stati presentati per Face Off volume 2,  il progetto Between di Maria Zanchi, che ha mobilitato di tutto il mondo della liuteria; ancora in ottobre si è tenuta la rassegna sulla video arte d’animazione, in collaborazione con l’archivio milanese Art Hub, ospitata in sette diversi spazi della città; la presenza, sempre in ottobre, del CRAC a Independents 3 per l’Arte Fiera di Verona, ha permesso di presentare Arte contemporanea e territorio a un vasto pubblico di addetti ai lavori e non in un contesto internazionale.

Vediamo da vicino quali sono le proposte contenute nel programma appena partito, quale l’offerta formativa, come si può partecipare. Come nella scorsa edizione, tutti gli eventi sono gratuiti, le scuole possono richiedere, previa prenotazione, visite guidate alle mostre in programma, partecipare ai laboratori previsti, richiedere di incontrare gli artisti. Il calendario degli eventi sarà sviluppato in diverse sedi, di volta in volta si sceglieranno i luoghi più idonei a ospitare ogni singolo progetto presentato dagli artisti.

Quest’anno verranno sviluppati diversi filoni di ricerca. Vi sarà quello sonoro, ben rappresentato da due concerti sperimentali che si terranno a fine novembre al Teatro Monteverdi. Il primo appuntamento è con i Blastula.scarnoduo, Blastula è anche il nome del duo fondato nel 2006 da Cristiano Calcagnile (batterista, percussionista e compositore) e Monica Demuru (vocalist performer e drammaturga) col quale i due propongono un percorso sonoro  multilinguistico con una particolare attenzione alle relazioni tra scrittura e improvvisazione, drammaturgia e suono puro.

Il secondo appuntamento è con Giorgio Li Calzi e Aleksandr Nevskij, il capolavoro della cinematografia sovietica diretto da Sergej Eizenstein nel 1938. Il film, originariamente musicato  da  Prokofiev,  è  stato  rimontato  e  ridotto  a  55′  da  Giorgio  Li  Calzi,  che  lo ha sonorizzato  ex-novo  con  i  suoi  strumenti:  elettronica,  vocoder  e  tromba.  Il  nuovo montaggio  ha  voluto  privilegiare,  come  lui  stesso  sottolinea, “le   scene  epiche  e
geometrico-costruttiviste della battaglia e dello schieramento dell’esercito”.

Altro filone è quello dei progetti che prediligono la ricerca attraverso performance ma con incursioni nell’arte pubblica e nel sociale, con gli eventi del duo delle artiste Suzie Wong e il gruppo multidisciplinare GAP; The Wall dell’architetto, curatore e artista Pietro Gaglianò e della I Rassegna Performativa Internazionale, in collaborazione con l’Università di Bologna e l’Associazione Culturale Alice in Città.

Un altro percorso è quello dell’Arte Pubblica e della ricerca sul sociale, che include anche aspetti performativi e percorsi video, con i progetti dell’artista cremonese trapiantato a Berlino, Riccardo Benassi e le persone che scrivono per la rivista Lapisvedese; quello di Sintetico, associazione no profit milanese; Giancarlo Norese e Filippo Falaguasta; e infine Luca Scarabelli e Fabrizio Segaricci.

Altro percorso può essere rappresentato da alcuni artisti che operano una ricerca più intima ma che spaziano spesso in vari ambiti di ricerca, fotografia, pittura, disegno, installazione: qui troviamo Valerio Carrubba, il progetto NOHE di Diana Dorizzi, il duo Simoncini-Tangi, che presenteranno l’ultimo progetto del Bando Face Off Volume 2, Micro ambienti verdi, e Claudia Losi con il progetto Carte Migranti.

Il programma prosegue con la presentazione in dicembre de La Piperita. Progetto nato, si può dire tra i banchi di scuola del liceo classico di Udine per opera di quattro studentesse, che tre anni fa decisero di realizzare un giornale della scuola, che oggi è diventato un vero caso editoriale. Sarà presentato ancora Open Space, contenitore dedicato alla promozione di artisti che operano sul territorio della provincia di Cremona. Particolare sarà il programma, ancora in fase di strutturazione, una tavola rotonda con vari studiosi che racconterà del mondo della scuola e i modelli alternativi educativi, all’interno della complessità del sistema globalizzato.

Ricca è anche l’offerta dei laboratori, oltre a quelli diciamo più tradizionali, per educazione/corpo/benessere, si sperimenteranno e si potrà partecipare a dei percorsi dedicati alle pratiche Shatsu e laboratori esperienziali aperti a tutte le fasce di età, con lo scopo di monitorare la qualità del messaggio percepito dai partecipanti agli eventi. La domanda sottesa è: l’arte rende felici? Può un processo creativo o un prodotto artistico (sia performance interattiva, sia la visione o l’ascolto contemplativo) scavare aldilà dei condizionamenti e disegnare altri modelli di consapevolezza e coscienza individuale e collettiva evolutivi e propositivi?

Questo è il racconto, a grandi linee, dei percorsi e delle esperienze conoscitive messe in atto nel programma del secondo anno di Arte contemporanea e territorio, un “laboratorio” aperto alle relazioni, interdisciplinare, flessibile, interattivo, professionale e educativo, che permette di incentivare la ricerca a tutto campo e la sperimentazione di forme più legate alle esigenze culturali del nostro tempo.

Il progetto Arte contemporanea e territorio, lo scorso anno, è stato presentato a ArtissimaLido, Fiera d’Arte contemporanea di Torino, a Bolzano in occasione del convegno Quando un posto diventa luogo, e al DAMS di Bologna.

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