Economia

La media provinciale del
suolo consumato è del 10,5%

Tra il 2006 e il 2022 la percentuale della superficie consumata, media provinciale, sale dal 9,8% al 10,5%, con un incremento di 0,7 punti. In ettari si passa dai 17.415 ettari coperti nel 2006 ai 18.589 ha del 2022, su una superficie comunale di 177.100 ettari.

Si attesta al 10,5%, nella media provinciale al 2022 il dato strutturale del consumo del suolo, che rappresenta la parte di territorio consumato sul totale della superficie della provincia di Cremona. Un territorio che, guardando al suolo già consumato, vede un’ampia gamma di condizioni dal 28% della superficie comunale di Cremona al 4,2 % di Torricella del Pizzo. Quote percentuali di suolo consumato al 2022 superiori al 15% si registrano, oltre che nel Comune Capoluogo, anche a Monte Cremasco (27,6%), Crema (23,5%), Bagnolo Cremasco (20,3%), Offanengo, Vaiano Cremasco, Trescore Cremasco, Palazzo Pignano e Cremosano (15%). Di poco inferiore la quota di suolo già consumata a Sergnano (14,8%), Spino d’Adda (14,4%), Pianengo (14,2%) e Casaletto Vaprio (14,2%) mentre oltre la soglia del 13% di superficie comunale consumata si trovano Casalmaggiore e Pieranica (13,8%) ma anche Pandino, Vailate, Chieve, Malagnino e Agnadello (13,1%).

Per altro verso i comuni con una superficie consumata che al 2022 che è meno della metà della media provinciale (10,5%) sono Torricella del Pizzo (4,2%), Voltido (4,4%), Azzanello e Cappella de’ Picenardi (4,8%), Derovere (5,4%) e Casteldidone (5,5%). Tra il 2006 e il 2022 la percentuale della superficie consumata, media provinciale, sale dal 9,8% al 10,5%, con un incremento di 0,7 punti. In ettari si passa dai 17.415 ettari coperti nel 2006 ai 18.589 ha del 2022, su una superficie comunale di 177.100 ha.

Un incremento di superficie consumata più che doppio rispetto alla media provinciale, che fissiamo in +0,7 punti, si registra in comuni poco coperti, come Bordolano (dal 7,5% al 10,2%, con un incremento di 2,7 punti) ma principalmente in centri che già nel 2006 avevano indici di copertura decisamente superiori alla media cremonese. È il caso di Sergnano e Offanengo (+2,4 punti), Cremosano (+2,2), Monte Cremasco e Bagnolo Cremasco (+2 punti) ma anche, con un incremento della copertura del suolo doppio rispetto alla media provinciale, Vaiano Cremasco, Palazzo Pignano, Vailate, Spino d’Adda, Casaletto di Sopra, Castel Gabbiano, Piadena Drizzona e Trescore Cremasco (+1,4 punti).

I comuni che vedono aumentare maggiormente la superficie di suolo consumato sul totale sono gli stessi che, nel 2022, registrano una maggiore superficie di suolo consumato. Tra questi Cremona, con l’aumento di un punto percentuale del suolo consumato, dal 27% al 28%, Crema, che passa dal 22,6% al 23,5% (+0,9) e Casalmaggiore, decisamente meno consumato, che sale comunque dal 12,9 al 13,8% (+0,9). Insomma le tre capitali incrementano la superficie consumata più della media provinciale (+0,7 punti) sotto la quale si trovano ben 65 dei 113 comuni cremonesi.

Tra questi, emblematici di questo dualismo, i tre comuni in cui praticamente non si consuma suolo: Olmeneta, con il 7,7% di suolo consumato nel 2006 e lo stesso valore nel 2022, con solo 0,1 ha consumati in 16 anni, Derovere (5,4%) e Azzanello (4,8%), entrambi con solo 0,4 ettari consumati in sedici anni. Ma, del resto, quasi tutti i centri con la minore variazione dell’indice del suolo consumato avevano – e hanno – una percentuale consumata inferiore al 9% della superficie comunale.

Elio Montanari

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