Economia

Agroalimentare, Cremona tra i top
player per valore della produzione

Alessandro Beduschi

“Cresce ancora la DOP economy della Lombardia. Nel 2023 infatti il valore dei nostri prodotti agroalimentari a Denominazione d’Origine ha toccato i 2,58 miliardi di euro (+3,3%) grazie a 75 cibi e vini DOP e IGP sempre più apprezzati sui mercati nazionali e mondali”. Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia e consigliere di Ismea, commenta così il risultato del rapporto Ismea-Qualivita 2024 sul settore dei prodotti DOP e IGP, presentato questa mattina a Roma.

Se si analizza solo il comparto cibo, l’agroalimentare a Denominazione lombardo vale 2,085 miliardi di euro, cresce del 4,2% ed è il secondo assoluto in Italia, mentre si conferma sui valori dello scorso anno il settore del vino, che vale 496 milioni di euro (settimo in Italia).

“La filiera dei formaggi – prosegue Beduschi – si conferma una vera miniera d’oro di qualità e valore per la Lombardia. Il Grana Padano è il primo prodotto DOP italiano in assoluto con 1,88 miliardi di valore alla produzione, ma nella top ten dei primi 10 prodotto lattiero caseari ci sono anche Parmigiano Reggiano (1,59 miliardi), Gorgonzola (430 milioni) e Provolone Valpadana (55 milioni). In tutto questo settore vale solo in Lombardia 1,7 miliardi, un numero da primato assoluto”. Fra i primi 15 prodotti italiani per valore, presente anche la Bresaola della Valtellina (225 milioni).

Significativo anche il dato territoriale. La somma di cibo e vino vede in testa Brescia (929 milioni/36% produzione regionale a Denominazione), seguita da Mantova (602 milioni/23%), Cremona (307 milioni/12%) e Sondrio (278 milioni/11%).

Nel settore cibo ben cinque province lombarde sono nella ‘top 20’ per valore: Mantova (4° posto nazionale) con 594 milioni di euro (+2,8%), Brescia (5°) con 581 milioni (+7,5%), Cremona (8°) con 307 milioni (+8,6%), Sondrio (11°) con 260 milioni (-4%) e Lodi (20°) con 110 milioni (+10,1%). Nel settore vino Brescia è al sesto posto nazionale con un valore di 348 milioni di euro e Pavia ventesima con 114 milioni.

“Questo risultato – conclude Beduschi – non è solo un dato economico: è il segno di una tradizione che evolve, di territori che sanno guardare al futuro e di una qualità che il mondo intero ci riconosce. La Lombardia continua a essere un faro per l’eccellenza agroalimentare italiana, un orgoglio che non smette di crescere e di stupire”.

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