Perseguita la ex: "Sono una bomba
ad orologeria, ti taglio la gola"
L'imputato, un cremonese, è a processo per stalking
Purtroppo le storie si ripetono: una coppia si innamora, si sposa, ma poi cominciano le liti e le incomprensioni. Lei lo lascia e lui non lo accetta. Con l’accusa di stalking commesso dal novembre del 2021 al gennaio del 2023, è a processo un cremonese di 48 anni che avrebbe molestato e perseguitato la propria ex moglie, 47 anni, anche lei cremonese, dalla quale è separato dal luglio del 2021, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici e telematici, ponendo in essere una serie di condotte reiterate nel tempo.
L’uomo l’avrebbe tempestata di telefonate, effettuate anche in forma anonima con un numero sconosciuto, e di messaggi WhatsApp, tramite i quali l’avrebbe insultata, offesa e minacciata. L’imputato avrebbe tempestato la ex di messaggi via mail, inviandoli anche ad altre persone, e cioè tutte le figure professionali che a vario titolo stavano seguendo la coppia nella fase della separazione: assistenti sociali, psicologo, avvocati. Tutti avevano ricevuto mail contenenti accuse contro la donna, numerose recriminazioni di carattere prettamente personale e talvolta anche intimo.
“E’ un anno che faccio il buono e il bravo e sono una bomba a orologeria in questo momento, guarda che salta fuori un macello“, le avrebbe detto nel corso di una telefonata nel settembre del 2022. “Sono una iena, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. La prima volta che ti becco tra il chiaro e lo scuro io la faccio finita e ti taglio la gola da orecchio a orecchio“.
La vittima era stata costretta a cambiare numero di cellulare, aveva bloccato il cellulare del suo ex, compreso l’indirizzo di posta elettronica ed usciva solo se accompagnata. Il procedimento entrerà nel vivo il prossimo 6 marzo con i primi testimoni del pm. La donna è parte civile attraverso l’avvocato Elena Pisati, mentre l’imputato è assistito dall’avvocato Stefania Giribaldi.
Sara Pizzorni