Cronaca

Lite e insulto razziale alla Prosus
Condanna per lesioni gravi

Un operaio nordafricano della Prosus di Vescovato è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa e non menzione, per lesioni gravi nei confronti di un collega indiano. I due, a febbraio del 2022 avevano avuto un diverbio sul lavoro. Il nordafricano stava etichettando i prosciutti, mentre il collega stava passando con il carrello. Tra i due, forse per precedenti attriti, era nato un battibecco e l’imputato gli aveva sferrato un calcio da dietro, rompendogli il legamento anteriore crociato del ginocchio. Oggi la condanna e il risarcimento danni alla parte civile da liquidarsi in un separato giudizio civile.

In aula l’operaio si è difeso, dicendo di aver spinto il collega in quanto l’indiano lo avrebbe apostrofato con un insulto razziale. L’imputato ha però negato di aver sferrato il calcio. Per l’accusato, che per quell’episodio aveva avuto un giorno di sospensione dal lavoro per lieve entità del fatto, il pm aveva chiesto 7 mesi. Una pena inferiore rispetto a quella decisa dal giudice. Il pm ha ritenuto infatti provata la lesione, ma ha chiesto le attenuanti generiche per via dell’offesa razziale. L’imputato era difeso dall’avvocato Annamaria Petralito, mentre il collega di lavoro dal legale Giuseppe Borelli.

Sara Pizzorni

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