Cronaca

Violenza, già 88 donne hanno
chiesto aiuto ad Aida nel 2024

Sono 88 le donne che, nei primi 10 mesi dell’anno, si sono rivolte all’associazione Aida (Associazione Incontro Donne Antiviolenza) per chiedere aiuto, a fronte di situazioni drammatiche di violenza fisica, psicologica, economica. Numeri in forte aumento: basti pensare che erano stata 89 in tutto il 2023.

Nella maggior parte dei casi, si sommano differenti tipi di violenza o molestia, per cui una donna che viene picchiata, spesso è anche oggetto di violenza psicologica, o di altre forme di sopruso. I numeri, del resto, parlano chiaro: l’associazione ha rilevato complessivamente 68 casi di violenza fisica (in tutto il 2023 erano stati 47), 88 di violenza psicologica (76 l’anno prima), 35 di minaccia, 20 casi di stalking (contro gli 11 del 2023), 13 di violenza sessuale e 40 di violenza economica. 

Osservando le caratteristiche delle donne accolte nel 2024, emerge che sono state le donne occupate (o con lavori a tempo indeterminato, o con lavori a tempo determinato, o con lavori precari) a rivolgersi in maggior misura al Centro anti-violenza: rappresentano infatti circa il 61% dei casi. Questo perché, probabilmente, essere socialmente inserita porta la donna ad una maggiore consapevolezza della propria condizione di vittima, e quindi alla denuncia.

La fascia d’età maggiormente interessata è quella che compresa tra i 30 e i 49 anni (64% circa), dato che appare costante negli anni. Un altro dato significativo, è che la violenza domestica continua ad essere quella più frequente, e riguarda oltre la metà delle vittime. In questi casi i figli sono spesso presenti e vittime di violenza assistita o diretta.

Del resto i maltrattamenti nascono per lo più in contesti familiari: sono i partner, nel 70% circa dei casi, ad essere indicati dalle donne accolte come gli autori delle violenze subìte, a cui seguono, in termini di incidenza, gli ex partner.

Laura Bosio

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