Tamoil, recinzione green e ricariche
elettriche per segnare la svolta
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Proprio all’indomani della notizia dell’avvio dell’azione civile da parte del Ministero della Transizione Ecologica contro Tamoil per i danni causati all’ambiente, arrivano due segnali di come l’approccio green stia toccando un po’ tutti i settori produttivi, anche quelli connessi all’industria dei combustibili fossili. Sulla recinzione di cemento che costeggia l’area del deposito, lungo via Monviso, è stata avviata una ritinteggiatura che sarà completata entro la prossima settimana e che si caratterizza per l’utilizzo di una pittura particolare che mira ad avere un impatto positivo sull’ambiente. Un primo strato è stato posato e nei prossimi giorni verrà completata la parte decorativa e descrittiva. Un’iniziativa di cui si sa ancora poco ma che sarà svelata a breve e che seppure simbolicamente evidenzia la volontà di un’azienda che tanti problemi ha causato sul fronte ambientale, di avviare un diverso dialogo con la città.
Sull’altro lato di via Monviso invece, il piazzale di proprietà Tamoil destinato al parcheggio degli automezzi è stato riasfaltato e riordinato dal punto di vista della viabilità, con entrate e uscite differenziate per automezzi pesanti e autovetture. Qui sono state installate cinque colonnine per la ricarica elettrica delle auto, a bassa capacità (22 Kw), a marchio T-Electric. Sono attive da inizio settimana e liberamente utilizzabili. Impianti di questo tipo sono già stati sperimentati in altre stazioni di servizio del nord Italia.
Nel contempo prosegue l’iter del progetto per la realizzazone di un parco fotovoltaico nell’area del deposito, di cui si parla da anni. gb