Espulso, ma rientra a Soresina
per vedere il figlio. Condannato
Era rientrato a Soresina nonostante fosse stato espulso. Qualcuno in paese si era accorto della sua presenza e aveva chiamato i carabinieri che lo avevano rintracciato e arrestato. L’uomo, un albanese di 38 anni, tornato a Soresina per vedere il figlio di 7 anni che non vedeva da un anno, oggi è stato condannato ad un anno e quattro mesi. Processato con il rito abbreviato, resta ai domiciliari. Al giudice, rendendo dichiarazioni spontanee, ha detto di essere rientrato solo per vedere il figlio.
L’espulsione dello straniero, falegname di professione, con precedenti alle spalle per reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, risale al marzo di quest’anno, proprio il giorno del compleanno del figlio.
“Aveva l’appuntamento con i servizi sociali per organizzare un incontro protetto”, ha spiegato il suo legale, l’avvocato Marco Fantini. “Aveva già la torta e i regali, ma l’hanno preso ed espulso in quanto non gli era stata rinnovata la carta di soggiorno, ma lui non lo sapeva”. Contro l’espulsione pende il ricorso in Cassazione.
Intanto il legale, che contro la condanna a un anno e quattro mesi farà appello, chiederà di poter autorizzare il suo cliente ad andare a lavorare e di poter ripartire con gli incontri protetti con il figlio.
Sara Pizzorni