4 Novembre a Cremona, festeggiate
le Forze Armate nel nome della pace
Un 4 novembre dal sapore particolare, quello celebrato anche a Cremona questa mattina in piazza del Comune, per ricordare l’impegno delle Forze Armate non solo nella difesa dei confini, ma soprattutto nelle missioni di pace e nella costruzione dello spirito di appartenenza ad una comunità attraverso l’agire quotidiano, l’impegno civile e il senso delle istituzioni, in quella che originariamente era la Festa della Vittoria nella I Guerra Mondiale.
La giornata è tornata ad essere festa nazionale, come ricorda il ministro della Difesa Crosetto nel messaggio diffuso in mattinata e letto anche dal palco cremonese, col preciso scopo di rafforzare concetti troppo spesso disattesi. Il Prefetto Antonio Giannelli nella sua allocuzione ha parlato direttamente alle rappresentanze dei vari Corpi schierati davanti al palco d’onore: “A loro – ha detto tra l’altro -è particolarmente affidato il compito di custodire i valori e la tradizione di civiltà e di difenderli sia in patria che nei diversi uffici e contesti nei quali sono chiamati ad operare”.
Giannelli ha richiamato il concetto di pace, pietra angolare della Costituzione italiana, “di cui è parte l’attaccamento alla patria e il dovere di difenderla e di cui è parte anche il nostro sostegno alle organizzazioni internazionali deputate a garantire pace e giustizia nel mondo. Si è tracciata così la nuova visione e funzione delle nostre forze armate, che in nome della Costituzione oggi festeggiamo e a cui rendiamo omaggio all’impegno che pongono, con spirito di sacrificio e intelligenza, fuori e dentro il suolo italiano al servizio di missioni per la pace in contesti internazionali”.
“Del resto – ha concluso il Prefetto – come ricordava già qualcuno, ‘i soldati che vincono le guerre sono quelli che vogliono la pace'”.
La cerimonia si era aperta poco prima di mezzogiorno con l’ingresso dei Corpi introdotti dalla fanfara Tridentina degli Alpini “Walter Smussi” che ha suonato l’Adunata. A seguire, lo schieramento – comandato dal capitano Alberto Amedeo Musumeci, del plotone del 10° reggimento Genio Guastatori della Col di Lana, seguito dai plotoni dei Comandi provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e di una rappresentanza delle volontarie della Croce Rossa Italiana.
Sono poi entrate le Associazioni combattentistiche e d’Arma con i rispettivi labari e i gonfaloni della città di Cremona e della Provincia; quindi, dopo la resa degli onori al Prefetto Giannelli, accompagnato dal comandante provinciale dei Carabinieru col. Paolo Sambataro, è stata eseguita la cerimonia dell’Alza Bandiera accompagnata dall’Inno nazionale.
Sul palco, le autorità civili cittadine, tra cui il sindaco Andrea Virgilio, il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti, il presidente della Provincia Roberto Mariani.
L’intervento del prefetto Gannelli è stato preceduto dalla lettura del Bollettino della Vittoria redatto all’epoca dal generale Diaz e dei messaggi del Capo dello Stato Mattarella e del Ministro della Difesa Crosetto.
Conclusione della mattinata con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide del Bollettino della Vittoria nel cortile Federico II.
Giuliana Biagi