Con "I Cinque elementi" Quarta
emoziona ed entusiasma l'Auditorium
Un’esplosione di suoni per il penultimo concerto di STRADIVARIFestival all’Auditorium Giovanni Arvedi ieri pomeriggio con Alessandro Quarta e i Solisti Filarmonici Italiani e con Giuseppe Magagnino al pianoforte, gli interpreti dell’entusiasmante performance de “I Cinque elementi”, opera composta dallo stesso Quarta ed eseguita in prima assoluta lo scorso anno proprio in questo stesso auditorium in occasione del decennale del Museo del Violino.
Terra, acqua, aria, fuoco, etere, gli elementi alla base della vita che però non potrebbero esistere senza l’atto creativo. E così il concerto si compone di sei tracce, ad aprire l’opera è infatti La Creazione, brano che condensa i tratti distintivi di tutta la suite: dolcezza e vigore, note suadenti e scarti tumultuosi si alternano durante tutta l’esecuzione, con il virtuosismo di Quarta accompagnato dallo straordinario quintetto composto da Federico Guglielmo (concertmaster), Alessandro Ferrari, violino, Amerigo Bernardi, contrabbasso, Enrico Balboni, viola, Luigi Puxeddu, violoncello. Al pianoforte, il versatile Giuseppe Magagnino che con Quarta vanta anche altre collaborazioni, dal tour de “Il Volo” a quello dedicato a Astor Piazzola sui maggiori palcoscenici italiani, quali il Teatro Antico di Taormina, l’Arena di Verona, il Parco della Musica di Roma.
Ma con Cremona c’è un legame particolare e non solo perchè è stato proprio nell’auditorium Arvedi che la suite è stata registrata per l’etichetta IAN records. “Tornare in questa città – ha spiegato Quarta dopo l’esecuzione del Fuoco – per me è come avere un infarto, svegliarmi, e trovarmi in questa città, che mi dà sempre una botta di vitalità. Ogni volta che vengo qui a Cremona, io rinasco … e quindi ringrazio tutta la città”.
Tanti applausi tra un brano e l’altro e una standing ovation finale che ha visto gli stessi musicisti, al momento dei saluti, impegnati a registrare sul tablet gli applausi del pubblico, in un’atmosfera di vera festa.
Questa sera alle 21, chiusura della rassegna con una “divina” dell’archetto: Janine Jansen, per la prima volta a STRADIVARIfestival, in duo con il pianista Sunwook Kim, in “Romanticismi”, concerto che la vedrà suonare lo Stradivari 1715 “Shumsky-Rode”. La violinista ha suonato i 12 più importanti Stradivari del mondo in meno di due settimane, raggruppati eccezionalmente per lei per girare un documentario e incidere un disco.
Giuliana Biagi