No a proroga concordato fiscale,
scatta protesta dei commercialisti
Il ministro dell’economia, Giorgetti, chiude la porta alla possibilità di prorogare la scadenza del Concordato preventivo biennale, come caldeggiato invece dai commercialisti che si dicono pronti a scioperare.
L’entità delle risorse raccolte tramite il concordato dovrebbe essere nota nella seconda metà di novembre, i proventi potrebbero essere utilizzati dal governo per ampliare il taglio del cuneo fiscale a una parte del ceto medio. “Non si era mai visto lo sciopero dei commercialisti, ci voleva la Manovra finanziaria di Meloni e Giorgetti. La scelta di questa categoria nasce da un mancato ascolto che è metodo di Governo”, commenta Marco Grimaldi, vicecapogruppo Alleanza Verdi Sinistra alla Camera.
Sulla vicenda interviene anche Paolo Stella Monfredini dell’ordine dei Commercialisti di Cremona.
Confartigianato ritiene “indispensabile” una proroga del termine fissato per aderire al concordato preventivo biennale sulla base sull’esito di un sondaggio fra oltre 46mila imprese che presentano i requisiti di accesso. Il tasso di adesione tra gli imprenditori contattati al 22 ottobre è di oltre il 18% e, sempre secondo Confartigianato, si va verso il 23%.
Il servizio di Simone Bacchetta