Giro di vite del prefetto:
si punta sui Daspo urbani
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Il delitto di Borgo Loreto porta l’attenzione sul tema della sicurezza in città e nei quartieri, soprattutto quelli periferici, dove spesso si creano situazioni di grande marginalità. “L’episodio di ieri pomeriggio nasce all’interno di un contesto difficile, problematico, sia per la zona di riferimento, sia, soprattutto, per la vita di queste due persone coinvolte” evidenzia il prefetto di Cremona, Antonio Giannelli. “Un contesto molto diverso da quelli che nell’ultimo periodo hanno agitato le acque in città”.
Senza dubbio, un quartiere come quello, in cui da tempo i residenti lamentano situazioni di scarsa sicurezza, verrà ora messo sotto attento controllo. “Come ci siamo detti col sindaco Virgilio nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblici, non è un caso che io abbia richiesto una mappatura di quelle che sono le zone della città che presentano situazioni difficili. Di qui, si dovrà poi capire, nel più breve tempo possibile, che tipo di problematiche ci sono da affrontare. Un conto sono i problemi di disagio sociale, altro sono i fenomeni criminogeni diffusi, come può essere lo spaccio di costanze stupefacenti”.
Un lavoro, quello di mappatura, “che non viene fatto sulla base del sentiment, ma sulla base degli indici di criminalità che andremo a valutare. Bisogna analizzare i singoli episodi, capire per quale motivo si sono sviluppati, chi sono gli autori, e via di seguito. Una volta che abbiamo un quadro chiaro, il sindaco può, dopo che ovviamente se n’è parlato nell’ambito del Comitato, portare la questione in consiglio comunale affinché tali aree vengano individuate come “zone rosse”. Questo è essenziale perché, con la nuova disciplina del Daspo urbano, in quei contesti il questore potrà adottare tale provvedimento nei confronti di persone recidive. Così come sarà possibile intervenire nei confronti di locali che somministrano alcol ai minori: la prima volta vengono sospesi, se lo rifanno interviene la chiusura”. Insomma, chi occupa spazi pubblici, secondo Giannelli, deve farlo con la giusta condotta, o ne subirà le conseguenze.
Un vero e proprio giro di vite, quello che il prefetto vuole mettere in campo sul tema della sicurezza. “Le attività di controllo e prevenzione saranno intensificate” sottolinea ancora. “E questo in città è già ben visibile. I primi interventi di questi giorni fatti dalle forze di polizia sono il seguito delle decisioni prese nell’immediatezza del Comitato provinciale per l’ordine della sicurezza pubblica. Nei prossimi giorni verranno attuate anche azioni mirate, soprattutto per il controllo dei locali, perché il tema dell’abuso di alcolici è spesso comune denominatore nei fatti penalmente rilevanti che si sono verificati nelle scorse settimane. E se non viene arginato, potrebbe portare a episodi anche molto più gravi della bottigliata in faccia”.
La mappatura voluta dal prefetto dovrà essere pronta entro il 20 novembre, data in cui è prevista una nuova riunione del Comitato, per fare il punto della situazione. “Vorrei passare da una valutazione episodica dei vari fatti di violenza ad azioni mirate, costanti, perché le azioni spot non hanno molto rilievo, è la costanza che premia, nel tempo” conclude Giannelli.
Laura Bosio