Sfrattato, per vendetta riempie
la casa di escrementi: condannato
Era stato sfrattato dall’abitazione in affitto di proprietà di due coniugi cremonesi perchè non pagava più. Quando se n’era andato, si era portato via parte del mobilio e per dispetto aveva riempito la casa di escrementi.
Finito a processo per appropriazione indebita, oggi Alessandro, 26 anni, cremonese, è stato condannato a due anni di reclusione e a 1500 euro di multa e ad un risarcimento danni di 4500 euro, più 2000 di spese legali. Il giudice ha subordinato la sospensione della pena al risarcimento danni. Nel processo, la coppia era parte civile attraverso gli avvocati Simona Bozuffi e Marco Tinelli.
L’imputato era accusato di essersi appropriato di alcuni arredi dell’abitazione di via dei Pescatori, nel quartiere Po: un tavolino bianco in legno, un mobile da camera, due ante, una specchiera, due abat jour, un completo di asciugamani da bagno, un servizio completo di piatti e posate per quatto persone, una batteria di pentole, due quadri e un televisore. Oltre ad essersi appropriato degli arredi, aveva sparso escrementi in tutta la casa, trovati anche all’interno di mobili e armadi.
Il contratto di locazione era stato sottoscritto il 22 maggio del 2019. In quell’appartamento, marito e moglie avevano investito i loro risparmi, acquistandolo con l’obiettivo di farsi una rendita negli anni della pensione.
Nel marzo di tre anni dopo era arrivata la sentenza di sfratto per morosità. L’intervento dell’ufficiale giudiziario non era stato necessario, in quanto l’imputato aveva fatto sapere ai proprietari che avrebbe lasciato le chiavi di casa nella cassetta della posta.
Il giorno dopo i due coniugi erano andati a ritirare le chiavi e una volta aperta la porta dell’appartamento si erano trovati la sorpresa. Escrementi ovunque, un fetore nauseabondo e gli arredi portati via.
Sara Pizzorni