La Lega dice addio a Formigoni e nel weekend gazebo e "primarie" per il futuro governatore della Lombardia
Dopo le incertezze dell’incontro romano con il Pdl, adesso la Lega archivia davvero l’era Formigoni in Regione Lombardia. E dopo averlo fatto formalmente in mattinata con il consiglio federale della Lega in via Bellerio (“un unico election-day ad aprile” per le politiche e le regionali, dopo aver approvato la legge elettorale regionale e quella di bilancio “entro Natale”), lo farà in modo plateale il prossimo fine settimana con l’allestimento di 1500 gazebo in tutta la Lombardia per il referendum sulle macroregioni ma chiedendo a militanti, elettori e cittadini una conferma alla strada indicata delle elezioni lombarde il prossimo aprile. Ma ai gazebo ci sarà anche qualche cosa in più: si potrà indicare il candidato presidente della Lombardia per le elezioni del 2013. Ovviamente i nomi che girano sono quelli di Castelli, Salvini o lo stesso Maroni. Salvini, intervenuto a “La Zanzara” su Radio 24, ha ribadito l’urgenza delle dimissioni del governatore.D’altra parte Formigoni ha già dichiarato questa mattina di essere pregiudizialmente contrario a una giunta “a tempo”. ”Come Lega, responsabilmente, portiamo a compimento le ultime cose che interessano i cittadini: il bilancio regionale, una legge elettorale nuova che elimini il listino per far sì che le Minetti non possano essere paracadutate al Consiglio regionale e poi al voto, serenamente”, ha detto ancora Salvini. I militanti del Carroccio condividono la linea dura decisa dal Consiglio federale. La soddisfazione rispetto all’unico election day emerge dai commenti, a cominciare dalle pagine Facebook di Maroni e Salvini, inondate di messaggi di approvazione anche dalla base cremonese e cremasca del partito.
L’opposizione di centrosinistra intanto cerca di accelerare la caduta di Formigoni portando sotto la sede della Regione Lombardia lunedì sera «la gente onesta, i cittadini che rifiutano di essere guidati da chi compra i voti delle cosche e da chi quelle persone le ha scelte». «Formigoni dimettiti, tempo scaduto»: con questo slogan, già riprodotto sui manifesti e sui social network, i partiti del centrosinistra invitano in via Melchiorre Gioia (inizio 20,30) alla partecipazione.
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