Economia

Cna, Parma: "L'artigiano del terzo
millennio figura completa e capace"

La difficoltà a reperire nuove risorse, il gap tra domanda e offerta delle aziende resta, ma quella che si deve cambiare è l’immagine che si ha degli artigiani: a dirlo è Marcello Parma Presidente di CNA Cremona parlando della ripartenza del settore dopo l’estate.

“Il mis match tra la domanda che le aziende fanno di figure specializzate e l’offerta che il mercato dà, al netto del fatto che noi sosteniamo i corsi ITS e IFTS che in un tempo medio andranno a produrre quelle professionalità che speriamo poi intraprendano l’attività artigianale. Anche se mi permetto di sfatare un po’ il sentore comune che l’artigiano, quella figura che lavora nella bottega, magari al buio, magari sporco, perché non è così. L’artigiano del terzo millennio è una figura completa, è una figura capace, è una figura poliedrica in grado di fare marketing di prossimità, di usare i social, di fare ordini, di fare un business plan, di programmare il futuro e soprattutto di trasformare il pensiero in realtà. È questa la magia dell’artigianato e l’unicità. Noi perdiamo magari numeri in termini, diciamo assoluti a livello nazionale, quindi non facciamo. Noi eccezione come territorio, ma manteniamo un’unicità davvero fondamentale”.

L’andamento dell’economia provinciale è inevitabilmente influenzato dagli scenari internazionali, nonostante l’entusiasmo con cui gli artigiani stanno ripartendo. “Ripartiamo con entusiasmo. Che è una componente endemica di artigiani, anche al netto di quelli che sono i rilevamenti del nostro osservatorio rispetto alla componente che ha rilevato da giugno 2023 a giugno 2024, con una perdita dello 0,3% di aziende, al netto della differenza tra le aziende aperte e chiuse, quindi, un dato negativo che conferma il trend degli ultimi anni che ben conosciamo”.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha effettuato un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, confermando la sua strategia di adattamento alla complessa realtà economica, ma quanto fatto non è ancora sufficiente. “Un buon segnale, ma non è sufficiente per incrementare l’accesso al credito, tanto che abbiamo, a livello nazionale, chiesto che a primavera venga effettuato un’ulteriore taglio per stimolare l’accesso al credito, che comunque rimane un problema non solo del nostro territorio”.

Eleonora Busi

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