La Lega sbuffa ma il Celeste rimane "La Giunta regionale è azzerata"
Il giorno più lungo di Roberto Formigoni non finisce con le dimissioni, ma con la creazione di un nuovo governo. La decisione è uscita dall’incontro romano tra il governatore, il segretario del Pdl Angelino Alfano e il segretario della Lega Roberto Maroni, dopo il caos scoppiato in regione a seguito dell’arresto dell’assessore Domenico Zambetti per voto di scambio con la ‘ndrangheta. “Dopo le gravissime accuse – ha detto il governatore in conferenza stampa – intendo fare un gesto di discontinuità per tranquillizzare i cittadini. Questa intenzione si concretizza così: ho preso atto delle dimissioni dei consiglieri leghisti e ho preso atto della disponibilità degli assessori di fare un passo indietro. La Giunta è azzerrata. Provvederò nei prossimi giorni a creare una Giunta nuova, all’altezza della sfida di governare in questo momento difficile per la regione e caratterizzata da un programma rinnovao che presenterà riforme su sanità, welfare e macro-regione del Nord”.
“Abbiamo ottenuto quello che volevamo – ha dichiarato Roberto Maroni – ossia l’azzeramento della Giunta. Ora intendiamo onorare gli impegni presi. La vicenda di Zambetti è molto grave. Entro Natale ci sarà l’approvazione della nuova legge elettorale regionale”.
“Non si manda a casa un’amministrazione che funziona bene – ha proseguito il segretario Pdl Angelino Alfano -. Non si può fare di tutta l’erba un fascio. Per quanto riguarda la questione Zambetti, c’è tolleranza zero per chi macchia la nostra bandiera. Non c’è mai stata nessuna minaccia per Veneto e Piemonte”.
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