Cronaca

Ritorna nelle scuole Indoor, progetto contro le dipendenze

Ritorna per l’anno scolastico 2012-2013 il Progetto Indoor, finalizzato alla prevenzione delle dipendenze da sostanze legali ed illegali e rivolto al biennio delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti di formazione professionale della città. Il progetto è coordinato dall’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Cremona e realizzato in stretta collaborazione con l’ASL di Cremona, con la rete del terzo settore costituita dalle cooperative sociali Iride, L’Umana Avventura, Fuxia, La Zolla ed il CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia, Adolescenza, Famiglia).

Da uno sguardo generale al lavoro di prevenzione svolto nelle classi durante l’anno scolastico 2011-2012 emerge un quadro complessivo del fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti che consolida e rafforza una tendenza già emersa nel corso degli anni precedenti; i comportamenti di consumo, infatti, stanno diventando sempre maggiormente diffusi e trasversali, soprattutto nella popolazione giovanile, con l’ingresso preoccupante della cocaina che si colloca, dopo alcool e derivati della cannabis, tra le sostanze più largamente diffuse.

Nasce così l’elaborazione del Progetto Indoor che sarà attuato durante l’anno scolastico in corso. L’attività di prevenzione che l’Amministrazione Comunale, insieme agli altri partner coinvolti, ha ritenuto di portare avanti riguarda in modo specifico l’abuso di sostanze legali, quali ad esempio l’alcool ed il fumo, e l’uso di sostanze stupefacenti e quindi non è finalizzata alla generica prevenzione delle situazioni di disagio adolescenziale. In tal modo essa si colloca tra l’idea della prevenzione primaria, finalizzata ad evitare l’accesso e l’iniziazione all’uso delle sostanze, e quella di prevenzione secondaria, finalizzata alla diagnosi precoce ed alla riduzione dei rischi correlati all’abuso.

Ha dichiarato al riguardo il sindaco Oreste Perri: “Lo sviluppo in età sempre più precoce dell’uso e dell’abuso di sostanze legali e illegali, la scarsa percezione dei rischi per la propria salute, il fenomeno diffuso del consumo contemporaneo di più sostanze che danno dipendenza e gli incidenti stradali legati all’assunzione di alcool e sostanze stupefacenti, sono i motivi che hanno spinto l’Amministrazione Comunale ad incrementare gli interventi di prevenzione e riduzione dei rischi rivolti alla popolazione giovanile. La stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale, avviata lo scorso anno,  nonché la partecipazione attiva del privato sociale sono elementi di assoluto rilievo che caratterizzano tale iniziativa. Sarebbe pertanto utile documentare questo progetto sperimentale attraverso un dvd che possa poi circolare nelle scuole come un utile strumento didattico.”

“Il Progetto Indoor – ha aggiunto l’assessore Jane Alquati – sarà quest’anno caratterizzato da una sempre più stretta sinergia tra il Comune, l’ASL e il terzo settore: solo unendo le forze in un percorso mirato ad obiettivi comuni è possibile raggiungere risultati efficaci, fermo restando il fondamentale coinvolgimento delle famiglie. Nella società attuale il consumo in generale è divenuto parte integrante di stili di vita che considerano un quadro crescente di sostanze e comportamenti come elementi indispensabili per il vivere quotidiano. Occorre ribadire la necessità di un’attività di prevenzione di natura educativa, capace di sviluppare livelli efficaci di autonomia intellettuale, affettiva e quindi decisionale per il singolo, il gruppo, la comunità. Inoltre, la condivisione delle reciproche conoscenze, il continuo monitoraggio sociale e sanitario del territorio, la disponibilità reciproca tra Comune e ASL ad una coprogettazione sono elementi indispensabili per il necessario miglioramento degli interventi locali vista   la molteplicità dei livelli di assistenza necessari e, non ultimo, il problema delle risorse.”

Dal canto suo Annamaria Camisani, responsabile del Dipartimento Dipendenze dell’ASL, ricordando che l’Azienda Locale è impegnata da tempo sul tema della prevenzione, in particolare per quanto riguarda i ragazzi che frequentano l’ultimo triennio delle scuole superiori, ha sottolineato come sia fondamentale questa forma di collaborazione con tutti i soggetti che operano sul territorio attraverso modalità di intervento condivise. D’ora in poi, in base alle indicazioni provenienti dalla Regione, si cercherà di mettere in atto anche una formazione che coinvolga direttamente gli insegnanti.

Un aspetto questo che ha toccato anche Francesca Bianchessi, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, favorevole ad una condivisione del lavoro da parte degli insegnanti. All’interno delle scuole, ha precisato la dirigente, si preferisce intervenire precocemente: solo così si possono ottenere risultati significativi in grado di fermare le dipendenze, con benefiche ricadute anche sulle famiglie.

Se Paola Cattenati, per il CRIAF, ha evidenziato come lo spazio dell’ascolto, rivolto ai giovani, sia stato ben accolto e vi sia una richiesta diffusa di attenzione da parte dei ragazzi che hanno, in generale, difficoltà a comunicare in senso lato, Gabriele Digiuni, de L’Umana Avventura, in rappresentanza delle cooperative coinvolte nel progetto, ha detto che, mettendo a disposizione le esperienze maturate, cercheranno di fare emergere anche nuove esigenze che stanno emergendo, tra queste, la dipendenza dal gioco e dall’abuso di internet.

Nell’anno scolastico 2011-12 il Progetto Indoor ha realizzato 80 percorsi della durata di 5 ore ciascuno ed ha coinvolto  1630 ragazzi nelle classi delle scuole secondarie di secondo grado. Mentre i ragazzi che si sono rivolti allo sportello individuale per ricevere ascolto e chiedere una consulenza sono stati 684. Gli istituti che hanno aderito al progetto sono: Liceo Ginnasio Statale “D. Manin”, Liceo Scientifico “G. Aselli”, Istituto Tecnico Agrario Stanga, Istituto Tecnico Commerciale Beltrami, Istituto Professionale “Ala Ponzone Cimino”, ITIS Torriani, Liceo Artistico “Bruno Munari”, Istituto Tecnico per Geometri Vacchelli, Istituto di Istruzione Superiore “A. Ghisleri”, IPIALL Stradivari, Istituto di Istruzione Superiore “L. Einaudi”, IAL Lombardia, CRForma, ENAIP. I percorsi sono stati attivati esclusivamente per il biennio delle scuole superiori, sulla base degli accordi in corso con l’ASL.

La proposta di intervento prevede le seguenti fasi: l’analisi della domanda, un percorso in classe relativo alla prevenzione all’uso delle sostanze legali ed illegali  strutturato in 2 incontri di 2 ore ciascuno, la consulenza psicologica come occasione di ascolto individuale o di gruppo, di informazione mirata e orientamento ai servizi, una valutazione finale attraverso un momento di restituzione al Consiglio di classe o al docente referente sull’andamento del percorso effettuato. In particolare, per l’anno scolastico 2012/2013, per le classi prime è previsto un approfondimento sulle sostanze legali mentre per le classi seconde si prediligerà l’ approfondimento delle sostanze illegali. Questa differenziazione potrebbe subire variazioni in base alle indicazioni del docente referente. La presenza dell’insegnante in classe durante il percorso è obbligatoria.

I percorsi in classe del nuovo progetto Indoor sono in fase di definizione con i  dirigenti scolastici, l’ASL e l’ Ufficio Scolastico Territoriale. La rete del terzo settore formata dalle cooperative Fuxia, la Zolla, L’Umana Avventura ed Iride rappresenterà il soggetto attuatore dell’intervento, con la collaborazione del CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia, Adolescenza, Famiglia) già attivo su altre progettazioni dell’Amministrazione comunale. Il coordinamento del progetto è in capo al Comune di Cremona – Assessorato Politiche Giovanili, Educative e della Famiglia.

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