Cronaca

L'ultimo saluto a Roberto Bonetti
fondatore e patron della Witor’s

Foto Francesco Sessa

Nella chiesa Beata Vergine Lauretana di Borgo Loreto a Cremona si sono tenuti i funerali del fondatore della Witor’s, Roberto Bonetti. Ad officiare la funzione liturgica il parroco don Pietro Samarini. In chiesa tutta la famiglia, la moglie Fausta e i figli Rossano, Michele e Sabrina.

Don Giuseppe Ghisolfi, parroco dal 2000 al 2019, ha conosciuto molto bene Bonetti e nell’omelia ha ricordato i loro ultimi incontri: “In più di un’occasione, mi aveva detto ‘Lei mi celebrerà il funerale’ e non era tanto una richiesta, ma nel suo stile era quasi un imperativo senza tante parole. E ultimamente della sua morte aveva parlato spesso. Ne parlava con semplicità e naturalizza. Anche l’ultima volta che ci siamo visti a Robecco, come sempre, ci eravamo trovati fuori della chiesa a fare quattro chiacchiere. E anche lì era uscito con questa espressione molto semplice, molto chiara: ‘Ormai la mia vita sta per finire, è stata lunga, altri devono andare avanti’, quasi a dire il mio compito è finito, ora raggiungo la casa del padre”.  

Roberto Bonetti aveva 94 anni. Fondatore e patron della storica azienda di cioccolato Witor’s, iniziò l’avventura imprenditoriale nel 1959 in un piccolo laboratorio di Cremona, a soli trent’anni. Un’avventura ardua nata da un sogno che l’ha portato a trasformare una piccola fabbrica a livelli inimmaginabili: oggi, si consuma il suo cioccolato in oltre 80 paesi del mondo, nei quattro continenti. A renderlo celebre, nel 1962, il boero, inventato nel suo laboratorio, un guscio di cioccolato extra fondente con all’interno una ciliegia sotto spirito.

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