Cronaca

Festività dell'Assunta, a
Brancere fede e tradizione

FOTOGALLERY FRANCESCO SESSA

Sono ripartite dalla canottieri Flora poco dopo le 15 le imbarcazioni che hanno dato vita alla processione della Madonna di Brancere, oggi nella solennità dell’Assunzione di Maria. Una festa che unisce sacro e profano, tradizione popolare e significato religioso, come ha voluto sottolineare anche il vescovo Napolioni nell’omelia durante la messa celebrata accanto a Lido Sales, con in prima fila gli amministratori dei comuni limitrofi, accompagnati dai rispettivi stendardi.

Il prelato ha fatto un parallelismo tra il suggestivo scenario fluviale del Po, e quello di Lourdes, da dove è da poco rientrato dopo il pellegrinaggio con i malati. “Gesù oggi non si incarna solo in noi, ma anche nel paesaggio”.

Il Vescovo ha poi lanciato un invito all’accoglienza, citando le famiglie di provenienza straniera che ieri sera hanno seguito la processione: “Il futuro viene anche da lì. Dobbiamo far sì che le nostre famiglie siano abitate da Dio, che non viene a giudicare, ma a fecondare, a vincere la morte con la vita (…) Non separiamo il sacro dal profano, Gesù è venuto a riconciliare il cielo e la terra, i vicini e i lontani. Così la nostra terra sia accogliente verso chi viene da Paesi lontani e ha il diritto, non il dovere, di conoscere Maria e la nostra fede”.
Al termine, l’invocazione a Maria, Regina del Po, perchè protegga sempre la gente del fiume.

Sono seguiti i ringraziamenti a cominciare – come ha fatto il parroco di Stagno Lombardo e del santuario di Brancere, don Pierluigi Vei – dal meteo che oggi si è mostrato particolarmente clemente dopo settimane di caldo estremo; e poi tutti i parroci della zona pastorale in cui ricade Stagno che hanno accolto nell’ultima settimana la Madonna pellegrina. Un particolare grazie è andato a Don Pietro Samarini, in rappresentanza delle parrocchie della città capoluogo, nonchè cugino di quel don Aldo Grechi parroco di Brancere dal 1962 al 2017 che nel ’72 diede vita alla celebrazione, ritornata in questa edizione nella sua forma originaria.

“E ringrazio il sindaco di Stagno Roberto Mariani – ha detto poi il parroco –  che si è accollato il coordinamento di questo evento in tutte le sue varie fasi, liberandomi da tante preoccupazioni. Ho visto in ciò un atto di affetto e gratitudine nei confronti di quella bella figura di sacerdote che è stato don Aldo”.

In un clima rilassato e conviviale, con il vescovo che ha scherzosamente richiamato al silenzio, è stato appunto Mariani a prendere la parola citando tutti i soggetti che hanno collaborato nella complessa macchina organizzativa, in particolare don Giampaolo e don Pietro; il presidente di Assocanottieri Pierangelo Fabris, i portantini indispensabili a trasportare la statua;  il collega di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi (presente alla celebrazione) che ha messo a disposizione la barca che ieri pomeriggio ha portato la statua dell’Assunta da Cremona a Punta Cristo; la Protezione Civile di san Daniele Po che ha fatto altrettanto oggi per il trasporto della statua dal Flora a Brancere.

Tra le autorità presenti: il sindaco di Cremona Andrea Virgilio; Silvia Granata di Castelvetro, Simona Ravasi vicesindaco di Paderno Ponchielli, Marilena Visigalli di Grumello, Cinzia Vuoto vicesindaco di Castelverde, Luca Ferrarini sindaco di Bnemerse, Alessandro Farina di Torricella del Pizzo, Giuseppe Torchio primo cittadino di Bozzolo, da sempre legato a questa festa.

“Per ultimi ma non per ultimi – ha concluso Mariani – un grazie particolare ai volontari della Protezione civile di Stagno Lombardo, coadiuvati da quelli di Pieve d’Olmi, perchè è soprattutto grazie a loro e alla loro competenza se gli aspetti logistici vengono ben gestiti. A tutti va ascritto il merito di contribuire a mantenere in vita una tradizione che va avanti da 46 anni e che va tramandata. Come in tutte le cose che iniziano, poi serve che ci siano le gambe per farle continuare”. L’appuntamento è quindi per il 2025. gbiagi

 

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