Cronaca

Accorpamenti, "La Giunta ci ha deluso" Virgilio e altre scuole pronte a manifestare

“Mi aspettavo qualcosa di molto diverso, questa delibera è deludente”, è il commento a caldo di Tiziano Carniti, dirigente scolastico della scuola media Virgilio – Anna Frank, dopo aver letto il contenuto dell’atto di giunta del 4 ottobre (pubblicato oggi, 8 ottobre) con cui il comune dà il via libera alle “verticalizzazioni”. Cinque istituzioni scolastiche, per Cremona e circondario, al posto delle attuali otto, tra circoli didattici e medie inferiori, in ossequio alla legge regionale che impone il nuovo dimensionamento. Un nuovo assetto che destruttura l’organizzazione decennale della Virgilio – Anna Frank, creando già dal prossimo settembre quantomeno l’instabilità del corpo docente (l’effetto più immediato sulle famiglie).

“Le poche righe con cui la delibera di giunta liquida la nostra proposta alternativa – afferma il dirigente della Virgilio – A. Frank  – non rispecchiano quanto emerso al Tavolo riunitosi in Comune. Durante il quale, soprattutto da parte del sindaco e di un dirigente, ci è stata dimostrata una sostanziale comprensione delle nostre ragioni e assicurato l’impegno politico a portare la questione in Regione. In quella sede avevamo proposto una soluzione ponte che consentiva di salvare tutti i circoli didattici, aggregandoli in via provvisoria tenendo conto degli istituti privi di dirigente titolare (Vida, Campi, Quarto circolo, ndr), in attesa di individuare una soluzione più ampia a livello territoriale, che tenesse conto anche degli istituti sottodimensionati della provincia che imporranno a breve un nuovo stravolgimento dell’attuale piano. Il Tavolo aveva mostrato interesse per questa nostra proposta, gestibile e non conflittuale con gli scopi della Regione”. La delibera di giunta invece non ne fa cenno e rischia, nel modo in cui sintetizza la posizione della Virgilio, di essere controproducente in Regione.

Dunque potrebbe tornare alla ribalta una manifestazione di protesta da parte del Consiglio di Istituto della scuola, che già l’aveva indetta per lo scorso 5 ottobre e poi sospesa in virtù delle rassicurazioni dei politici. Hanno votato contro il dimensionamento proposto dal Comune di Cremona e limitrofi anche il consiglio di Istituto della scuola media Vida mentre il consiglio del II circolo (scuola Monteverdi) boccia sostanzialmente il piano, definendolo frutto di “scelta ideologica” ed auspica che il comune capofila si faccia promotore in Regione di un rinvio della verticalizzazione a dopo le elezioni. Ne hanno solo preso atto Terzo e Quarto Circolo; approvazione invece da parte di Primo e Quarto circoli didattici e Media Campi.

LA RISPOSTA DEL COMUNE ALLA VIRGILIO

I Comuni dell’Ambito 9 (di cui il Comune di Cremona è capofila) avrebbero potuto, come avvenuto altrove, procedere all’istituzione degli istituti comprensivi già nella prima fase (in molte province i nuovi istituti sono già funzionanti da questo anno scolastico), ma hanno deciso di rinviare proprio per valutare meglio la situazione, considerando le complessità del nostro territorio. Questo ha portato, dopo avere ascoltato i pareri di molti dirigenti scolastici e dei sindacati, a decidere per la costituzione di cinque Istituti Comprensivi anziché quattro, come era stato inizialmente proposto.

Tale decisione risponde alla volontà di evitare la nascita di istituti sovradimensionati, nonché di limitare i costi dell’operazione (in particolare preservando un posto da dirigente e uno di direttore amministrativo, oltre al personale amministrativo e ATA) in una fase in cui le scuole devono già subire una drastica diminuzione di risorse, e in un territorio che aveva già proceduto in passato alle necessarie razionalizzazioni.

La Regione Lombardia, con delibera del luglio scorso, ha confermato l’obbligo per gli enti locali, titolari delle funzioni di programmazione, di procedere al dimensionamento in vista dell’anno scolastico 2013 – 2014. In particolare i Comuni capofila, come Cremona, sono tenuti a presentare una proposta di dimensionamento alla Provincia entro il 10 ottobre.  Risulta pertanto evidente che i Comuni e la Provincia non avevano alcun interesse proprio a realizzare il dimensionamento, ma vi sono stati obbligati.

L’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e l’assessore provinciale all’Istruzione Paola Orini hanno posto un quesito urgente all’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, Valentina Aprea, circa la possibilità di un ulteriore rinvio, ma la riposta è stata negativa ed è stata ribadita la necessità di procedere entro i termini stabiliti.

Venendo alla delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta comunale, per forza è un documento sintetico, nonostante comprenda ben 10 pagine che delineano il percorso seguito per l’intero ambito 9, quindi non solo per le scuole cittadine e non solo per la “Virgilio”.

La delibera fa espresso riferimento alle perplessità ribadite dal dirigente scolastico Tiziano Carniti, laddove si dice che “il Consiglio di Circolo della Scuola Secondaria Virgilio ha approvato un documento di forte contrarietà rispetto al dimensionamento, evidenziando diversi punti di criticità ma soprattutto valutando la verticalizzazione come non applicabile alla realtà del sistema scolastico nella città di Cremona. Il Consiglio della Virgilio nel documento chiede di valutare, al contrario, l’ipotesi di un accorpamento delle scuole “in orizzontale”, o comunque una diversa forma di riaggregazione con l’obiettivo specifico di salvaguardare l’unità e quindi l’esperienza didattico – pedagogica dei due plessi Virgilio e Frank.” (Il documento integrale approvato dal Consiglio di Istituto della Virgilio, con le relative proposte, è stato comunque allegato alla delibera).

Non solo, nella delibera vengono riportate anche le criticità territoriali manifestate da altri istituti che vedranno il loro impianto organizzativo profondamente cambiato dal prossimo mese di settembre. Viene detto infatti a chiare lettere che, ad esempio, il Consiglio di istituto della Scuola Secondaria Vida ha motivato il proprio parere negativo in relazione al fatto che la scuola verrebbe privata di parte del suo bacino di utenza, rappresentato dalla primaria Manzoni che nel piano viene assegnata formalmente all’Istituto Comprensivo Quinto.

Rimane inoltre confermato l’impegno, preso durante il confronto con i rappresentanti della Virgilio, perché l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati e l’assessore provinciale all’Istruzione Paola Orini, insieme alla dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Francesca Bianchessi, rappresentino personalmente in Regione tutte le difficoltà emerse nel lungo percorso di consultazione intrapreso. Non si comprende pertanto perché solo da parte della Virgilio, pur di fronte alle assicurazioni date di un fattivo interessamento per venire incontro alle esigenze espresse, persista  nei confronti dell’Amministrazione un atteggiamento quasi conflittuale, non riscontrato da parte di altre scuole, consapevoli che il Comune non poteva comunque sottrarsi ad un obbligo di legge.

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