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Cremonese, ci vogliono i rigori
per battere il Bari in Coppa Italia

(Foto Usc)

Va in soffitta il pre-stagione ed entrano in gioco le gare ufficiali per la Cremonese ed i suoi giustamente curiosi tifosi. Sono 3724 i presenti allo Zini.

La sfida di Coppa Italia contro il Bari è peraltro resa particolarmente intrigante dal fatto di essere una contesa da “dentro o fuori”, scontro diretto senza appello per quanto concerne almeno il tema qualificazione.
Dopo un mese di Luglio passato ballando tra le emozioni del nuovo potenziale modulo, il 4-2-3-1,e la tradizione rappresenta dal sistema del passato, il 3-5-2, è il momento delle prime scelte. Ebbene ha vinto il “classico”, con Stroppa che si affida quindi al modulo del passato, che immediatamente torna ad essere quello del presente.

Davanti al nuovo estremo difensore, Fulignati (uno dei colpi più apprezzati del mercato) giocano Antov, Ravanelli e Bianchetti, i tre grandi alfieri della passata stagione. Sulle corsie laterali Sernicola e Zanimacchia partono titolari, vincendo un doppio ballottaggio con l’ex Juventus Barbieri e Quagliata. Come play viene scelto Castagnetti, che supera Majer nella prima volata al posto di regista titolare, spalleggiato da due cursori dalle caratteristiche diverse, Collocolo, interno più classico e Vandeputte, intermedio (in teoria, ma lo si è visto poco nell’applicazione pratica) con licenza di allargarsi sulla mancina.

Davanti Tsadjout viene chiamato in causa per il consueto garantito apporto di fisicità, con Johnsen che invece va in campo da seconda punta per provare a sfruttare la velocità.

Il Bari presenta in prima linea il forte nuovo acquisto Lasagna, e conferma un retroguardia composta da tre giocatori, soluzione tanto cara al mister Moreno Longo.

Proprio Lasagna crea al 4′ la prima occasione dell’incontro, scattando sul filo del fuorigioco e calciando a lato da buona posizione.
Reagisce subito la Cremonese con una botta da fuori di Castagnetti che impegna Radunovic.

Grande occasione per gli ospiti a metà tempo, con Favasuli che si trova solissimo davanti a Fulignati, ma l’ex portiere del Catanzaro fa muro e respinge spettacolarmente la potente conclusione. Si alza poi misteriosamente la bandierina dell’assistente Pagliardini, ma la prodezza del nuovo numero uno grigiorosso resta alla cronache.
Poco dopo la mezzora si fa male Johnsen, e al suo posto in attacco entra Franco Vazquez per una Cremonese più da palleggio.

Sul finale di primo tempo negato un netto calcio d’angolo alla Cremonese (tiro di Sernicola nettamente deviato), e prima del fischio finale c’è spazio ancora per una bella iniziativa di Antov (destro rimpallato dopo percussione centrale) e per un dribbling in area di Sernicola concluso con un tiro in caduta fuori non di molto.
Si va all’intervallo a reti inviolate, epilogo giusto per quanto si è visto in campo.

Il secondo tempo regala subito una magia di Vazquez, che dopo essersi ben sistemato il pallone al limite calcia meravigliosamente di sinistro, centrando in pieno il palo a Radunovic battuto.
Al 13′ della ripresa entrano Barbieri a destra in luogo di Zanimacchia e De Luca in attacco al posto di un generoso Tsadjout. Il Bari risponde con Maita per provare a dare più sostanza alla mediana, dove Maiello pareva in effetti un po’ stanco, e Manzari per dare freschezza sulla linea di trequarti, dove Sgarbi si era visto poco.

Clamoroso pasticcio di Radunovic poco dopo. Il portiere si fa sfuggire un banale pallone, ma Vazquez non riesce ad approfittarne.

Cerca ancora il gol la Cremonese, con Antov che incorna bene su corner di Vandeputte, ma la palla termina alta.
Al 22′ meravigliosa giocata di De Luca, che pulisce un pallone proveniente da dietro, trasformandolo in un prezioso pallonetto che batte il portiere rivale. E’ un gol davvero eccezionale, analizzato al Var per verifcare la posizione del numero nove, che risulta però corretta.
Prima prodezza dell’ex Sampdoria, che fa esplodere subito la curva sud.

Quando la Cremonese sembra in totale controllo di gioco e risultato arriva il gol dell’inatteso pari pugliese. Lo segna Manzari (davvero troppo libero nell’occasione) con un sinistro potente che, deviato, regala al pallone una strana e fortunosa traiettoria, che risulta beffarda per Fulignati.
Entrano poi Majer e Bonazzoli (prima in assoluto in grigiorosso per lui) per una Cremonese che, con due punte più Vazquez in campo, prova subito a reagire.

Bellissimo lavoro di De Luca al 40′, che porta poi ad una perfetta apertura per Sernicola, che crossa al centro, ma un rimpallo favorisce i biancorossi.
Scaltro Barbieri prima del novantesimo, l’ esterno supera con una finta Ricci, e offre un ottimo assist per De Luca, ancora puntuale all’impatto col cuoio, che termina però alto sulla sua conclusione.
Ci prova il Bari due volte nel recupero, ma Fulignati risponde presente.
Si va quindi ai rigori.

Inizia (e segna) Benali per il Bari.
Risponde De Luca per la Cremonese, che pareggia subito grazie alla potente conclusione del numero nove.
Tocca poi a Vicari, che colpisce in pieno il palo, consentendo a Vazquez (sinistro perfetto) di portare avanti i locali.

Sibilli ha il compito di non sbagliare, per rimediare all’errore del compagno. Missione compiuta, e Bari ancora in gioco.
Sul dischetto di presenta poi Sernicola, che non trema di fronte ai fischi dei tifosi ospiti: il suo è un destro precisissimo e vincente.
Manzari prova a rispondere di sinistro, e lo fa bene.

Barbieri malgrado sia all’esordio mostra grande personalità e scaraventa in fondo al sacco il suo tiro.
A questo punto Novakovich non può sbagliare, e realizza.
Collocolo ha così la responsabilità del tiro decisivo, ma Radunovic compie il miracolo e prolunga la serie.
Oliveri è il primo a tirare ad oltranza, ma Fulignati respinge.

Nuova occasione per chiuderla per la Cremonese, con Bonazzoli che segna con un gran mancino, e permette a Cremona tutta di festeggiare la qualificazione al prossimo turno.
È stata una partita con diverse emozioni, alla fine positiva per i grigiorossi.

Roberto Moscarella

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