Ondate di calore, nel Cremonese
a rischio quasi 50mila persone
Circa un settimo della popolazione cremonese è a rischio per il caldo. Il dato emerge dall’anagrafe della fragilità redatta da Ats Val Padana nell’ambito del Piano per la gestione delle emergenze in caso di elevate temperature, approvato nei giorni scorsi.
Complessivamente, nel nostro territorio le persone a rischio sono 49.742, di cui 10.196 nel comparto Oglio Po, 19.002 nel Cremasco e 20544 nel Cremonese. Entrando più nel dettaglio, il report suddivide anche la tipologia di rischio: sono 793 le persone a rischio molto alto, 4.203 quelle a rischio alto, 36.524 quelle a rischio medio, 8.222 quelle a rischio basso.
Nella ponderazione del rischio si è tenuto conto delle cronicità, della condizione di grande anzianità (età >84 anni), della presenza di malattia psichiatrica/demenza senile. E’ stato inserito come elemento di fragilità anche l’essere stato ricoverato nel 2023 o nei primi mesi del 2024 per polmonite. Naturalmente, tra i soggetti fragili sono annoverati anche i bambini di età inferiore a un anno e le donne in gravidanza, le persone che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta, le persone con condizioni socio-economiche disagiate.
Tra le progettualità individuate nell’ambito del Piano, il finanziamento all’Auser di Cremona, per un importo di quasi 10mila euro, a sostegno del progetto “Auser, aperti per ferie”, che si occupa delle persone anziane e fragili durante i mesi estivi. Il Piano prevede altresì una collaborazione interistituzionale tra gli enti interessati, con l’innalzamento del livello di attenzione sulle persone fragili nelle giornate di temperature particolarmente elevate. Fondamentale sarà la collaborazione con il terzo settore e con i medici e i pediatri di base. Verranno, infine, diffusi opuscoli informativi tra la popolazione, per informare su come far fronte alla situazione.
Laura Bosio