Cronaca

Ex Banca Italia, da lunedì via i
ponteggi. In arrivo istituto di credito

L'immobile visto dall'alto. Le coperture con pannelli fotovoltaici saranno in linea con i "tetti rossi" che caratterizzano il centro storico cremonese

Sarà un istituto bancario ad entrare al piano rialzato dell’ex Banca d’Italia di via Verdi, dove fra pochi giorni saranno smontate le impalcature sui tre lati dell’edificio. Lo smontaggio inizierà lunedì prossimo 22 luglio e sarà completato entro la fine del mese. Non si tratterà di una nuova banca, ma di un trasferimento da un’altra sede cittadina; occuperà proprio gli uffici al piano rialzato, quelli che un tempo ospitavano la Banca d’Italia.

Procede dunque a pieno ritmo il cantiere di “Palazzo CorteVerdi”, l’iniziativa del Gruppo Findonati spa che ha affidato a Stefano Boeri Architetti l’intervento di recupero edilizio dell’imponente edificio del 1960 nel cuore di Cremona, dopo 15 anni di abbandono.

17 le unità immobiliari, dal bilocale di 50mq, agli appartamenti da 250, compreso il sottotetto dove al posto delle soffitte sono stati ricavati due attici senza che sia stata modificata l’altezza dell’immobile. Per richiamare l’aspetto originale del tetto a falde, è stata ideata una struttura a pergolato, sotto cui si affacciano le terrazze degli appartamenti, mentre sulla copertura degli attici verranno installati pannelli fotovoltaici da 50 Kilowatt di colore rosso, per rispettare le coperture in cotto del centro cittadino.

Le facciate sono rimaste invariate, con il ripristino delle parti in marmo ammalorate e ripulite mediante utilizzo di prodotti ecologici. Due i piani interrati per i garage, in tutto 38. Il porticato antistante piazza Stradivari, come già noto, sarà mantenuto ad uso pubblico

Entro fine anno o all’inizio dell’anno prossimo, saranno completati anche gli appartamenti, ad elevatissimi prestazioni energetiche e acustiche con riscaldamento a pavimento collegato al teleriscaldamento e impianto di raffrescamento a pavimento con deumidificazione in pompa di calore. Tocco finale saranno le opere a verde, elemento qualificante del progetto architettonico: ben 2889 le essenze piantumate, che dal giardino interno si innalzeranno per tutta l’altezza dell’edificio, secondo la filosofia costruttiva di Boeri che pone al centro non più solo l’uomo, ma il suo rapporto con gli elementi naturali.

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