Cronaca

Invasione cinghiali, mobilitazione
Coldiretti: "Stop a invasione"

“Il nostro obiettivo è mettere la parola fine sull’invasione dei selvatici. Per questo, da nord a sud del Paese, decine di migliaia di agricoltori stanno scendendo in piazza, per denunciare la piaga dei cinghiali e dei selvatici che devastano le colture e rappresentano un pericolo per la comunità”: Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona, torna a richiamare l’attenzione sulla mobilitazione della Coldiretti che, partita dalla Lombardia e dalla Calabria, ha nel frattempo raggiunto la Capitale, ma anche i capoluoghi di Liguria, Basilicata, Molise, Puglia, Toscana, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo, e prosegue in tutte le regioni italiane, per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla necessità di porre un freno immediato al problema.

“La nostra mobilitazione è partita da Milano, davanti alla sede di Regione Lombardia, e sta proseguendo su tutto il territorio nazionale, per chiedere alle Regioni un intervento immediato per ridurre drasticamente il numero di selvatici, che è ormai fuori controllo” sottolinea ancora. “Anche a livello locale, in provincia di Cremona, stiamo compiendo ogni passo necessario per portare fortemente il problema all’attenzione delle Istituzioni. Questa è una battaglia che proseguirà ad oltranza, finché non saranno messe in campo soluzioni efficaci e finalmente definitive. In gioco c’è il futuro di tante aziende agricole e anche la salute e sicurezza dei cittadini”.

Obiettivo della nostra mobilitazione nazionale – rimarca Coldiretti Cremona – è far adottare un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata, facendo applicare a livello locale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno. I cinghiali hanno causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura italiana per circa duecento milioni di euro, devastando campi di grano, orzo, mais, ortaggi e persino vigneti.

A ciò vanno aggiunti i problemi causati dalla peste suina africana, di cui proprio i cinghiali rappresentano il principale veicolo di diffusione, portando all’abbattimento di migliaia di maiali perfettamente sani. Senza dimenticare la piaga degli incidenti stradali causati dai selvatici, ben 170 con morti e feriti nel 2023, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.

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