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Buon compleanno
eterno Stradivialli

Gianluca Vialli nell'ultima partita allo Zini insieme all'amico Marco Pezzoli, anch'egli prematuramente scomparso

Il 9 luglio del 1964 nasceva a Cremona Gianluca Vialli. Oggi avrebbe compiuto 60 anni. Scomparso il 6 gennaio del 2023, ha lasciato un’eredità di ricordi ed esempi che lo rendono campione eterno. Dal Cristo Re col Corona a Pizzighettone, scoperto dal professor Cistriani.

Le 50mila lire di cartellino per il passaggio alla Cremonese e poi l’ascesa: la promozione con Mondonico, la Sampdoria della famiglia Mantovani e dell’amico fraterno Mancini con i primi trofei, la nazionale tra sogni e rimpianti, la Juventus portata sul tetto d’Europa da capitano.

Poi il Chelsea, la breve carriera da allenatore, quella da apripista di talent negli studi televisivi calcistici e la battaglia più dura, quella con il tumore al pancreas che diciotto mesi fa non gli ha lasciato scampo.

L’iconica immagine dell’abbraccio commosso con Mancini a Wembley per la vittoria dell’Europeo nel 2021 riassunto della profondità di un uomo che si è speso per veicolare valori positivi nello sport e nella vita di tutti i giorni.

In suo ricordo si sono sommate le celebrazioni e le intitolazioni. Pochi giorni fa, al Teatro Ponchielli, la presentazione del libro “Luca Vialli” di Gianluca Del Monte: un momento toccante, con racconti di chi ha vissuto il Gianluca più puro, la sua esistenza mai banale, il suo modo di essere. Una vita, quella del campione cremonese, che lo ha reso eterno Stradivialli.

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