Cultura

A Cremona il restauro
del violino Amelie Posse

Sarà restaurato a Cremona, sotto la supervisione del prof. Fabio Perrone, il violino usato da Amelie Posse durante il suo forzato soggiorno ad Alghero nel corso della Prima guerra mondiale. Il violino, dopo il restauro, sarà valorizzato nella dimora di Örenäs Slott, vicino alla casa d’infanzia della Posse, a Landskrona, nel sud della Svezia. L’operazione di recupero e di valorizzazione del bene musicale sarà effettuata in accordo con l’ambasciata di Svezia. D’altra parte la storia di Amelie Posse lo impone, soprattutto in occasione del 140° anniversario della sua nascita che ricorre proprio quest’anno. Amelie Posse (1884-1957) era la figlia del conte Fredrik Arvidsson Posse (a sua volta figlio del conte Arvid Posse, Primo Ministro svedese nel 1880-1883) e di Auda Gunhild Wennerberg. Fu sposata dal 1904 al 1912 con lo psicologo criminale Andreas Bjerre, con il quale ebbe un figlio, Sören Christer Bjerre (1905-1967). Dopo il divorzio da Bjerre del 1912, sposò nel 1915 a Roma l’artista ceco Oskar (Oki) Brázda (1887-1977) col quale ebbe due figli Bohuslav (1916-1991), pilota della RAF e Jan (1917-2012), artista come il padre. Durante il suo secondo matrimonio Amelie Posse visse a Roma e, tra il 1915 e il 1916, fu confinata in Sardegna, scegliendo di soggiornare ad Alghero assieme al marito Oki, su suggerimento dell’amica Grazia Deledda. Il confino fu l’effetto collaterale degli esiti della Prima guerra mondiale e del comun sentore che riteneva in quel periodo tutti gli austroungarici nemici dell’Italia e quindi non desiderati nella Capitale; di conseguenza anche Oki, nato a Pardubice in Boemia, e Amelie che lo aveva sposato, furono invitati a lasciare Roma. Dalla permanenza ad Alghero e dall’esperienza vissuta in terra sarda Amelie scrisse e pubblicò il suo primo libro nel 1931, Den oförlikneliga fångenskapen, al quale seguì nel 1932 la pubblicazione di Sardinian Sideshow, opera tradotta in italiano col titolo di Interludio di Sardegna.
Dopo il periodo vissuto in Italia Amelie ed Oki tornarono nel 1925 in Cecoslovacchia nel maniero di Líčkov. Amelie Posse intraprese azioni politiche con forti convizioni democratiche e pacifiste che tratteggiarono significativamente il suo lavoro di scrittrice; fu amica di Tomáš Garrigue Masaryk, sociologo, filosofo e politico cecoslovacco, famoso per essere stato il fondatore e primo presidente della Cecoslovacchia, nonchè fondatore dell’Università di Brno. Nel 1938, Amelie Posse tornò in Svezia dopo che la Gestapo aveva emesso un ordine di arresto per lei. Nel 1940 fu una delle fondatrici del circolo di discussione Tisdagsklubben (Il circolo del martedì) a Stoccolma. Era formalmente un circolo culturale anche se il vero scopo del  Tisdagsklubben era quello di contrastare la diffusione e l’espansione del nazismo in Svezia. Non a caso il Circolo fu inaugurato lo stesso giorno in cui la Germania nazista occupò la Norvegia, il 9 aprile 1940. Il Tisdagsklubben fu utilizzato come centro del movimento di resistenza svedese e centro propulsore di opposizione nel caso in cui la Svezia fosse mai stata occupata dalla Germania nazista. Per questa ragione Amelie Posse fu inserita, come altri membri del Circolo, nel Registro tedesco degli “Svedesi inaffidabili”. Dopo il restauro cremonese, il violino sarà collocato nell’Amelie Posse Museum di Ålabodsvägen (Landskrona) e ricorderà aspetti del soggiorno della scrittrice svedese nella città di Alghero tra arte, letteratura e musica durante il forzato confino del 1915-16.

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