Cronaca

Soresina, atti persecutori
contro la sua ex: uomo ai domiciliari

A Soresina i Carabinieri hanno arrestato un uomo, con precedenti di polizia a carico, in esecuzione di un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari in sostituzione del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, perché ritenuto responsabile di atti persecutori. Il giovane era stato sottoposto alle precedenti misure due mesi fa per tutelare la ex convivente dell’uomo che per anni aveva subito ripetuti maltrattamenti e anche lesioni. Il provvedimento cautelare era stato emesso a seguito dei fatti denunciati ai Carabinieri i primi giorni di maggio, a seguito degli ultimi episodi di un lungo elenco di maltrattamenti e vessazioni a cui la donna è stata sottoposta per lungo tempo. E, in quei giorni, la donna era stata disturbata di continuo, seguita, aggredita e minacciata di morte dall’ex compagno.

A quel punto, la donna aveva deciso di raccontare tutto ai militari spiegando che l’uomo aveva iniziato ad abusare di stupefacenti ed alcolici ed era diventato aggressivo. Quindi, dopo tre anni di convivenza, la donna aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale per i continui litigi sfociati talvolta in aggressioni fisiche. Complice anche la forte gelosia, l’uomo l’aveva spesso controllata negli spostamenti e nelle frequentazioni, anche con l’uso di sistemi informatici. E da quando lei lo aveva lasciato, l’uomo aveva continuato a perseguitarla per controllare dove andasse e chi frequentasse. Fino all’inizio di maggio quando la donna era stata raggiunta e colpita con pugni su tutto il corpo, provocandole delle lesioni. Di conseguenza, all’uomo era stato imposto di non avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con lei in nessun modo, applicando anche il braccialetto elettronico. E, in seguito, gli era stato anche imposto l’obbligo di firma in caserma in giorni e orari prestabiliti. Ma l’uomo non si era dato per vinto e aveva tentato più volte il contatto con la donna, recandosi nei luoghi da lei frequentati e passando spesso nei pressi della sua abitazione, facendo scattare l’allarme del braccialetto. Inoltre, in più occasioni non si era recato in caserma a firmare nei giorni e negli orari previsti. Tenuto conto della costante trasgressione alle regole imposte e avendo dimostrato di essere insofferente alle prescrizioni stabilite dall’autorità giudiziaria, il giudice competente ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando le precedenti misure e applicando gli arresti domiciliari. Di conseguenza, è stato immediatamente sottoposto alla nuova misura restrittiva da parte dei Carabinieri del posto.

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