Cronaca

Molestò bimba di 9 anni. Imputato
"incapace di intendere e pericoloso"

“Assoluta incapacità di intendere e di volere e pericolosità sociale persistente”. Queste le conclusioni a cui è giunto lo psichiatra Filippo Lombardi, di Piacenza, che ha stilato una perizia sulla capacità di stare  processo di uno straniero di 42 anni residente a Castelleone, seguito da tempo dai servizi sociali. L’uomo, il 19 giugno del 2022, avrebbe costretto una bambina di 9 anni a subire atti sessuali negli spogliatoi della piscina di Castelleone. Dopo qualche giorno la piccola aveva raccontato ciò che le era successo al padre che aveva sporto denuncia. Nel procedimento in corso davanti al gup, i genitori della bambina si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Mario Tacchinardi. Alle stesse conclusioni di Lombardi, consulente tecnico di parte, era arrivato anche il perito incaricato dal giudice all’udienza di incidente probatorio.

L’imputato è accusato di essere il responsabile di altri due episodi successi il 4 e il 5 agosto del 2022, questa volta a Crema. L’uomo è accusato di corruzione di minorenni per aver compiuto atti sessuali in presenza di una ragazzina di 11 anni in una via del centro cittadino, e di aver compiuto atti osceni nel parco pubblico Campo di Marte, proprio nell’area giochi, in quel momento frequentata da numerosi bambini.

Attualmente l’imputato è ospitato nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Tre le visite psichiatriche a cui l’uomo era stato sottoposto: una in carcere e le altre due nella Rems. “Diceva di temere per la sua incolumità”, ha spiegato l’avvocato Tacchinardi. “Era convinto di essere oggetto di condotte persecutorie da parte dei medici e del personale, di essere crocifisso, e tra i suoi deliri, temeva punizioni e aveva paura che gli amputassero gli arti”.

Per il 42enne, quella di Castiglione delle Stiviere è una residenza solo temporanea. Si è infatti in attesa che si trovi un’alternativa, ma per il momento, come ha sottolineato l’avvocato Massimiliano Capra, suo difensore, non si è ancora riusciti a trovare una struttura adeguata che possa accoglierlo. Su 11 domande sono arrivate 5 risposte negative. In merito al procedimento penale, il giudice deciderà il prossimo 20 gennaio.

Sara Pizzorni

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