Cronaca

Ferragni, uova di Pasqua: "Pagheremo,
è una donazione e non una sanzione"

I legali dell’imprenditrice digitale Chiara Ferragni hanno depositato al Tar del Lazio la rinuncia al ricorso contro l’Agcm, Autorità garante della concorrenza e del mercato, sul caso Pandoro. Quindi l’imprenditrice digitale cremonese di fatto rinuncia a chiedere l’annullamento della sanzione.  A riferirlo a Il Messaggero, sono state fonti del suo team. Ferragni, dunque, pagherà la multa da un milione di euro inflitta alla sue società, Fenice e Tbs Crew, a dicembre. L’accusa è quella di pubblicità ingannevole sul pandoro Balocco, di cui parte del ricavato dalle vendite effettuate nel periodo di Natale del 2022 sarebbe stata devoluta all’ospedale Regina Margherita di Torino. E in un comunicato stampa spiega i dettagli di una donazione sulle uova di Pasqua Chiara Ferragni, anche loro finite nel mirino.

“A seguito dell’iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che aveva avviato il procedimento PS12699 sul caso “uova di Pasqua / Chiara Ferragni”, le società TBS Crew Srl e Fenice Srl comunicano che esso è stato chiuso dall’Autorità accettando gli impegni proposti dalle Società e dalle altre parti del procedimento, in quanto ritenuti idonei a garantire la tutela dei consumatori. Come segno concreto di impulso ed incentivo ad attività benefiche, le Società parti del Procedimento hanno assunto impegni economici, consistenti in versamenti in favore dell’impresa sociale “I Bambini delle Fate”, pari, per tre anni, al 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1.200.000 euro per il triennio. Inoltre, la presentazione e formulazione degli impegni è stata vista come occasione sia per un’evoluzione interna alle aziende sia per individuare un “modello di comportamento” che possa fungere da benchmark per l’intero settore dell’influencer marketing. Con specifico riferimento all’attività di comunicazione relativa a iniziative benefiche, le Società hanno deciso di separare nettamente le attività commerciali da quelle benefiche, impegnandosi ad astenersi dallo svolgimento di operazioni in cui attività commerciali siano connesse ad attività benefiche e, con specifico riferimento a quest’ultime, a darne illustrazione in apposita sezione dei rispettivi siti web di prossima creazione. Infine, le Società si sono impegnate all’adozione di un’autoregolamentazione interna relativa alle attività di comunicazione e marketing, anche ispirata alle più recenti best practice in materia, munita di presidi che ne garantiscano l’enforcement e accompagnata dall’organizzazione di training periodici a beneficio dei dipendenti”

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