"Ci sto a fare fatica" a Cremona
Giovani al lavoro nei quartieri
Un’esperienza nata a Bassano del Grappa e approdata a Cremona durante il lockdown e organizzata in collaborazione con Cosper e il Centro Servizi Volontariato della Lombardia Sud. E’ il quarto anno, il primo era stato sperimentale, di “Ci sto a fare fatica” che prevede gruppi di massimo 10 ragazzi, ragazze, un tutor e un handyman.
“E’ un’iniziativa particolarmente interessante – secondo la responsabile del centro quartieri e beni comuni Donatella Boccali – che vuole coinvolgere la cittadinanza nel prendersi cura del proprio contesto di vita: lavorare con i giovani e motivarli è un momento significativo, importante perché oltre ai giovani, coinvolge le famiglie intervenendo nei quartieri, in particolar modo periferici, in maniera tale che si possano rinnovare piccoli ambiti, con piccoli interventi e si possano fare percorsi di piccola rigenerazione urbana”.
I ragazzi sono impegnati per una settimana tutte le mattine dalle 8:30 alle 12:30 e alla fine ricevono un buono fatica, una gift card che diventa un aiuto alle famiglie per fare la spesa o spendibile in libreria per pagare i libri del prossimo anno scolastico o legata all’ambito sportivo. L’obiettivo è non solo di tenere pulito, ma sistemare zone della città attraverso interventi nei quartieri.
“Cosper ha promosso questa iniziativa, sostenuto anche dall’apporto del Comune di Cremona e Fndazione Comunitaria – racconta Silvia Corbari della cooperativa Cosper – Questo è il quarto anno, dopo un anno sperimentale, abbiamo aderito in maniera più formale al progetto. Il progetto prevede che i ragazzi siano accompagnati da figure educative, oltre che da volontari e persone che sono una grossissima risorsa per la città. Il valore è quello dello stare insieme e di fare cose insieme. Cosper ha il compito di sostenere, organizzare e promuovere questa attività, organizzare i gruppi, le attività, prendere contatto con i territori e con i quartieri. Quest’anno in città sono stati predisposti 7 gruppi fino a fine luglio in quartieri, sia del centro che della periferia. Abbiamo cominciato con la villetta e il Castello, seguiranno poi Boschetto, Giordano, Cadore, San Felice e Porta Romana”.
Fondamentale l’apporto di chi li segue e insegna loro le attività
“È un’esperienza che io amo particolarmente perché è quello che faccio da tanti anni nel campo sportivo – spiega Domenico Granata, l’handyman del progetto – e mi piace molto stare coi ragazzi, sia piccoli che un po’ più grandi, perché mi sembra di essere per loro un punto di riferimento nell’incitarli ad appassionarsi anche ai lavori manuali. Qualcuno di loro ha già un po’ di manualità, qualcuno è la prima volta che prende in mano un rastrello, un badile o un pennello, ma imparano in fretta”.
Cristina Coppola