Cronaca

Saldi al via, Stanga: "Speriamo
di recuperare l'invenduto"

Scatta oggi il momento dei saldi estivi, che si prolungheranno per ben 8 settimane. Nell’intervista, il presidente di Federmoda – Confcommercio  Cremona, Marco Stanga, illustra le aspettative dei commercianti cremonesi, che sperano in un rilancio delle vendite dopo che giugno, causa maltempo, ha visto fortemente rallentati gli acquisti stagionali.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Le regole delle vendite di fine stagione rimangono invariate, come ricordano Federazione Moda Italia e Confcommercio.

 

L’interesse dei consumatori cala un poco rispetto allo scorso anno, ma rimane alto: oltre uno su due, pari al 55% (era il 61% nel 2023) ha intenzione di acquistare almeno un capo o prodotto moda, per un giro d’affari complessivo che stimiamo nel Cremonese di poco inferiore ai 21 milioni euro. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS sui consumatori in occasione dei saldi estivi 2024. “I saldi di fine stagione rimangono tra gli eventi commerciali più apprezzati, anche se l’eccesso di promozioni e presaldi ne hanno ridotto l’impatto – commenta la presidente di Fismo della Lombardia Orientale sede territoriale di Cremona, Daniela Romani -. L’auspicio è che si raggiungano i risultati dello scorso anno, magari anche qualcosa di più grazie all’arrivo delle alte temperature. Certo, però, la data dim avvio rimane troppo anticipata: in teoria sarebbero vendite di fine stagione, ma arrivano a poco più di una settimana di distanza dall’inizio dell’estate. Torniamo a ribadire che, secondo noi, andrebbero spostate più
avanti”.

I commercianti devono esporre chiaramente, accanto a ogni prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale di sconto applicata. Alcuni negozi offrono sconti in anteprima ai clienti iscritti a programmi di fedeltà. È essenziale che le informazioni sugli sconti siano veritiere sia nelle comunicazioni pubblicitarie che nei prezzi indicati nei negozi. I commercianti non possono indicare prezzi diversi e devono essere pronti a dimostrare la veridicità delle informazioni agli organi di controllo. Gli articoli in saldo devono essere separati da quelli venduti a prezzo pieno. In caso di prodotto difettoso, il consumatore ha diritto alla sostituzione dell’articolo o al rimborso del prezzo. Preoccupazione tra i commercianti cremonesi.

 

 

 

 

© Riproduzione riservata
Tag
Caricamento prossimi articoli in corso...