Politica

Giunta Virgilio, primi tasselli
Nove assessori, tre riconfermati

La sala Rossa del Comune dove si riunisce la Giunta

In ascesa le quotazioni di tre assessori uscenti: Luca Burgazzi (Pd), Simona Pasquali (Pd) e Luca Zanacchi (Fare Nuova – Cremona Attiva). Fuori chi ha già fatto due mandati nelle giunte Galimberti: Rosita Viola, Barbara Manfredini, Maurizio Manzi, Maura Ruggeri, quest’ultima una veterana a palazzo che aveva già espresso la volontà di cedere il passo.

La Giunta di Andrea Virgilio, che dovrebbe confermare il numero di 9 assessori,  non si comporrà in maniera definitiva se non a metà della prossima settimana, ma il toto nomine imperversa già da qualche giorno. E risente dei desiderata di chi fa uscire i nomi, alcuni dei quali molto improbabili.

Guardando ai voti di lista, Sinistra per Cremona, che ha avuto un buon successo, dovrebbe avere un assessorato oltre a due consiglieri, e verosimilmente andrà a Roberta Mozzi, ex dirigente dell’Itis Torriani da un anno in pensione che potrebbe proprio occuparsi di quelle che sono state le deleghe di Ruggeri (Lavoro – Politiche Educative).

La lista Cremona sei Tu potrebbe vedersi attribuire la presidenza del Consiglio (Luciano Pizzetti) e un assessorato con Santo Canale: per quanto non in lista in questa tornata, Canale ha avuto in essa un ruolo organizzativo importante ed è da sempre vicino a Pizzetti. Il suo ruolo professionale nella Polizia Locale di Bergamo lo vede in pole per la delega alla Sicurezza.

Fin qui i nomi “quasi certi”. I bene informati assicurano che almeno una sorpresa esterna alle liste ci sarà, come pure sarà una sorpresa la ridistribuzione delle deleghe che verranno sicuramente riviste. Ad esempio quelle che aveva in carico Zanacchi nell’ultimo mandato: quartieri, verde, sport. Ma anche le pesanti deleghe di Pasquali (Ambiente, mobilità, temi tra i più delicati per l’impatto sulla cittadinanza) verranno probabilmente spacchettate.

Quale volto avrà questo elemento nuovo nella Giunta Virgilio – che nella giornata di giovedi ha incontrato tutte le liste della sua coalizione – dipenderà in ultima istanza proprio dal neo sindaco, chiamato a mediare in un Partito Democratico che deve dare seguito alle promesse elettorali di cambiamento, ma che non può rinnegare il passato e che probabilmente dovrà tenere conto anche del sostanziale equilibrio tra forze politiche che si è verificato a Cremona dopo l’esito elettorale. gb

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