Politica

Le reazioni. Galletti: "Centrodestra
trainato solo dalle Europee"

foto Sessa

Il centrosinistra tira un sospiro di sollievo dopo la vittoria al fotofinish, ma deve fare i conti con un calo dei consensi, sia in termini assoluti che percentuali, rispetto a a cinque anni fa. E’ vero che dal 2019 è passata un’era geologica rispetto ad oggi: allora il partito era al 30,33% con 10.993 voti di lista; oggi è al 23.12% con 7.201 voti. E se in termini assoluti il paragone non si può fare perchè l’astensionismo è stato determinante, in termini percentuali il calo è evidente.

E’ lo stesso Luciano Pizzetti, capolista di ‘Cremona Sei Tu’, ad averlo evidenziato nei primi commenti dopo il voto: “Se il Pd ha perso 4000 voti in cinque anni, significa che bisogna aprire una stagione nuova” e questa coincide, nella sua visione, con un allargamento dell’orizzonte, politico, che cerca il dialogo con l’opposizione su alcuni temi comuni. Il nuovo ospedale ne è un esempio: “Questo voto significa che alcune cose sono superate, non è più tempo di sì o no al nuovo ospedale, il problema sarà come fare una buona sanità”. Per l’ex senatore e deputato Dem, l’obiettivo dichiarato in tutta la campagna elettorale è la crescita della comunità nel suo complesso e la capacità di tessere alleanze.

Il segretario cittadino del Pd, Roberto Galletti, ovviamente soddisfatto del risultato, evidenzia che “il lavoro non termina mai, è sempre stato il nostro tratto distintivo proseguire nei progetti importanti sulla città senza un taglio ideologico. Ma la vittoria oggi è palese, il centrodestra pensava di avere la vittoria in pugno, in realtà è stato trainato soltanto dalle elezioni europee”.

E riguardo il calo del centrosinistra nelle aree periferiche,”adesso va aumentato il livello di partecipazione e coinvolgimento anche in  quelle parti che si sono sentite escluse da alcuni passaggi importanti per la città.
Lavoreremo per aumentare il coinvolgimento e la partecipazione, i nostri progetti sono stati tanti, tanti gli investimenti per il futuro, in un percorso complesso che forse non abbiamo sufficientemente comunicato”.

Per il consigliere regionale Matteo Piloni, quella di Virgilio è “una vittoria importante che si aggiunge a quelle di Bergamo e Pavia di due settimane fa, rafforzando il centrosinistra alla guida della quasi totalità dei capoluoghi lombardi.
Una vittoria evidentemente di corta misura, soprattutto se pensiamo che la maggioranza dei cremonesi non ha votato. E credo che questo consegni al neo Sindaco la responsabilità di rilanciare un dialogo con la città, a partire dai quartieri come ha già dichiarato.
Infine un ringraziamento a Gianluca Galimberti per il lavoro di questi dieci anni. Un lavoro, soprattutto nel secondo mandato, reso ancor più difficile dalla pandemia nella quale anche il suo ruolo è stato importante nell’affrontarla. Questo non dimentichiamolo mai”.

E proprio il sindaco uscente – è stato notato da più parti – è stato il grande assente da questa campagna elettorale. Sempre in disparte, anche nell’ultima festa di fine campagna elettorale nel pomeriggio di venerdì scorso: “Andrea – ha detto – è una persona che conosce bene come si amministra, non è preptente, ha capacità di ascolto, concretezza e visione”. Ha annunciato che adesso tornerà ad insegnare, nei prossimi giorni prenderà servizio al liceo scientifico Aselli, ma ha prefigurato anche una nuova avventura professionale insieme ad alcuni amici. gbiagi

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