Cronaca

Furto sacrilego nel Santuario, appello al ladro: 'Restituisca tutto' A Caravaggio rubati i doni dell'Apparizione

Da Caravaggio appello al ladro che ha rubato i gioielli (donati dai pellegrini) dalle statue della Madonna e di Giannetta, simulacro dell’Apparizione: “Si penta e restituisca quello che ha preso”. Il furto sacrilego nel Santuario (diocesi di Cremona) è stato compiuto venerdì. Il predone si è nascosto in un confessionale durante la chiusura pomeridiana, tra le 12 e le 14, ed è entrato in azione. L’allarme, affidato a un istituto di vigilanza, non è scattato come avrebbe dovuto. Le telecamere non hanno ripreso con chiarezza il volto del ladro. E non è stato possibile prendere impronte digitali utili dal vetro di protezione dello speco (stanno indagando i carabinieri e verranno coinvolti anche i militari del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale). Il rettore don Gino Assensi, il vice don Antonio Aresi, tutta la comunità (e non solo) sperano nel ravvedimento di chi ha messo a segno un colpo che ha suscitato grande indignazione. L’auspicio (sottolineato anche tramite l’Eco di Bergamo) è che il bottino (circa 100 grammi di oro e diverse pietre preziose) venga restituito e ci sia pentimento.

IL COMUNICATO DELLA RETTORIA DEL SANTUARIO DI CARAVAGGIO: GESTO GRAVE, NON SOLO PERCHE’ RUBATO L’ORO DELLA MADONNA. NESSUNO SFREGIO O IMBRATTAMENTO PER LE STATUE”

Nel pomeriggio di venerdì 29 settembre, durante la chiusura della basilica dalle ore 12 alle 14, una persona che si era fatta chiudere all’interno, dopo aver forzato i vetri dello speco ha rubato la collana e l’anello sia dalla statua della Madonna sia dalla statua di Giannetta. Alla riapertura della basilica il ladro si è eclissato senza dar nell’occhio.

Ci si è accorti del furto solamente verso le ore 17 perché il ladro aveva richiuso i vetri e lasciato il resto in ordine.
Benché quanto accaduto sia stato ripreso da una telecamera di sorveglianza, non è stato possibile individuare con precisione l’autore del furto.
A destar stupore, oltre all’atto in sé, è il fatto che non sia scattato l’allarme che, in quelle due ore, viene abitualmente attivato dall’Istituto di Vigilanza della Città di Treviglio. Detto Istituto, subito interpellato in merito, ha fornito spiegazioni nella mattinata di lunedì 1° ottobre.
Il furto è stato debitamente denunciato alla stazione dei Carabinieri di Caravaggio; contestualmente alla denuncia contro persona ignota è stata depositata la registrazione video dell’accaduto.
I preziosi rubati erano costituiti da circa 100 grammi di oro e da alcune pietre preziose.
La gravità del gesto è fuori dubbio, non tanto perché ha avuto come oggetto “l’oro della Madonna” quanto perché il gesto stesso di rubare è grave in sé, anche se l’oggetto fosse un pacchetto di caramelle.
Considerato, infine, che ad eccezione del furto, le due statue non sono state oggetto di altre azioni (ad es. sfregi o imbrattamenti), sembra che al gesto non debba aggiungersi l’aggravante della profanazione.

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