Politica

Pizzetti-Portesani, si inasprisce
la strada verso il ballottaggio

Attacchi personali e accuse reciproche tra il rappresentante del centrosinistra e il candidato sindaco del centrodestra

Campagna elettorale sempre più incandescente a Cremona, fatta anche di attacchi personali come dimostra la diatriba tra Luciano Pizzetti (capolista di “Cremona sei Tu” a sostegno di Andrea Virgilio) e Alessandro Portesani, candidato sindaco per il centrodestra.

A iniziare lo scontro a distanza  è stato in mattinata Pizzetti, commentando l’appello di Alessandro Portesani ai leader nazionali del centrodestra affinché sostengano la sua candidatura a sindaco. “Una candidatura – questa la dichiarazione di Portesani –  che può essere un punto di partenza, nella regione più importante del Paese, per la riconquista, da parte dello schieramento moderato dei capoluoghi di provincia ormai da troppi anni in mano alla sinistra. Un’occasione da non perdere perché una vittoria al ballottaggio non sarebbe solo un successo per la mia città ma getterebbe le basi per una nuova stagione del centrodestra in Lombardia a partire proprio dalla competizione elettorale a Milano del prossimo anno”.

“Il candidato Portesani – attacca Pizzetti –  che si era fatalmente illuso di vincere al primo turno, ora evidentemente si sente un po’ meno “civico” visto che si è affrettato a chiedere apertamente il sostegno dei capi partito romani del centro destra. Una sorta di appello dell’obbedienza elettorale.

Il perché è molto semplice: il centro destra alle Europee a Cremona ha preso molti più voti rispetto alle elezioni comunali, segno evidente delle difficoltà del candidato a rappresentare e trainare un mondo talmente poco convinto della sua candidatura da lasciare sul campo centinaia di voti, esattamente sei punti percentuali.

Prendiamo atto di questa ennesima giravolta che mostra quanto strumentale sia il suo richiamo al civismo locale. Ora chiede aiuto a Salvini, Tajani e Meloni, auspicando addirittura l’uniformità politica della Lombardia. Nessuno era mai giunto a tanta smodata ‘fregola’ elettorale.

Solo qualche mese fa dichiarava ‘di mettersi a disposizione della città con un progetto politico nuovo di matrice fortemente civica’, ora si palesa come sponsor di un centrodestra pigliatutto. Una disinvoltura davvero impressionante.
La stessa con la quale incontrava indifferentemente centro destra e centro sinistra.
Mi pare che i tasselli stiano andando tutti al loro posto e più che alla trasformazione siamo al trasformismo. Per Portesani evidentemente ‘Cremona val bene una messa’. Il rito è di secondaria importanza”.

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Non si fa attendere la replica di Portesani qualche ora dopo. “Se non fosse una cosa seria ci sarebbe veramente da sorridere che Luciano Pizzetti rimproveri a me, in qualità di candidato civico, di chiamare a raccolta tutta la coalizione per vincere il ballottaggio e che per questa ragione avrei perso il mio ‘civismo’. Lo dice Alessandro Portesani, candidato del centro destra per la carica di sindaco rispondendo alle accuse dell’ex parlamentare e segretario del Partito Democratico della Lombardia ed ora consigliere ‘civico’.

“Pizzetti ha perso il senso delle proporzioni”, incalza Portesani. “Lui, da sempre, uomo di partito e di apparato di via delle Botteghe Oscure. Politico e dipendente del Partito Comunista Italiano, del Partito Democratico di Sinistra (quello ancora con la Falce e Martello) dei Democratici di Sinistra, del Partito Democratico e che ora, per salvare il castello di potere costruito in questi anni, viene a fare la morale a me quando lui stesso si è candidato in una lista ‘civica?’. Era talmente civico che il suo nome, come ha candidamente ammesso in televisione, è finito più accanto al simbolo del Pd che non a quello della sua lista. Capisco la sua delusione per il risultato Virgilio nonostante il suo sostegno, ma non si può scadere così nel grottesco”.

“Invece di guardare in casa d’altri – dice Portesani – sarebbe opportuno che osservasse bene i disastri che i suoi ‘alunni’ hanno combinato in questi dieci anni. Dal caso ‘Cauzzi’, alla svendita delle municipali ad A2A. Fino alla gestione del decoro della città, della sicurezza in centro storico, dell’assalto dei supermercati che hanno desertificato il commercio di vicinato. Fino alla condizione di  impianti sportivi che cadono a pezzi. Di cosa stiamo parlando Pizzetti?. Con tutta l’esperienza di quarant’anni di politica che hai devo essere io a spiegarti che è vero che sono un ‘civico’ ma che sono anche il candidato di una coalizione ? “.

Ultimo appunto a Pizzetti. Da adesso in poi mi confronterò con il candidato sindaco ufficiale del centro-sinistra, mio avversario al ballottaggio”, conclude Portesani.

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 Ed è proprio Pizzetti a prendere ancora la parola: “Portesani si faccia consigliare meglio dal suo portavoce. Il mio passato e il mio presente parlano per me. Ben oltre il suo chiacchiericcio. Altrettanto le consistenti risorse portate a Cremona in anni di impegno. Lo chieda ai suoi dubbiosi sostenitori o al sindaco Oreste Perri. O, meglio, lo chieda a sé stesso, visto che mi avrebbe sostenuto qualora mi fossi candidato a Sindaco. E a tal proposito ha mentito ai suoi sostenitori quando alla vigilia del voto ha affermato che sarei stato io a cercarlo.

Guardi meglio la memoria del suo telefono. Detto ciò perché continuare a mentire? È Portesani ad aver perso voti e tanti. Virgilio ne ha guadagnati e parecchi. Portesani non vuole interloquire con me? Problema suo. Io continuerò ad interloquire con lui alla luce del sole. Un candidato civico si appella ai segretari nazionali di partito? Un civico contromano certamente”.

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