Cronaca

Arriva l'autunno, allarme polveri sottili Alloni a Salini: "Servono interventi"

Nella foto: a sinistra Alloni e a destra Salini

Sono iniziati in mattinata a Milano, nell’auditorium del Consiglio regionale, a palazzo Pirelli, gli Stati generali dell’aria di Regione Lombardia. Una due giorni che intende raccogliere da chiunque, enti, istituzioni, esperti del settore, rappresentanti delle associazioni e semplici cittadini, contributi per il Piano regionale sulla qualità dell’aria (Pria), il nuovo strumento di pianificazione e programmazione di Regione Lombardia, mirato a prevenire l’inquinamento atmosferico e a ridurre le emissioni a tutela della salute e dell’ambiente. Una questione che tocca direttamente la provincia e la città di Cremona, soffocate frequentemente da concentrazioni di polveri sottili al di sopra dei limiti.

Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, commenta così, quanto ascoltato nella prima parte della sessione di lavoro: “Sicuramente un’iniziativa positiva di Regione Lombardia, anche se in ritardo, a fronte di un problema enorme di inquinamento atmosferico che riguarda proprio le nostre zone. Tant’è che meno di un mese fa, il 4 settembre, il Tar ha emesso una sentenza che obbliga la Regione ad approvare il Pria entro 60 giorni”.

Tuttavia, secondo Alloni, adesso serve un passo in più: “E’ assolutamente necessario portare gli stati generali dell’aria sui territori che sono e hanno esigenze diverse l’uno dall’altro. I problemi di inquinamento che abbiamo noi, nella parte sud della Lombardia, sono ben diversi da quelli di Sondrio, ad esempio. E perché il percorso che porterà alla valutazione ambientale strategica deve venire dal basso e non essere calato dall’alto. Quindi, è necessaria al più presto un’iniziativa di ascolto che venga organizzata non solo dalla Regione, ma anche dalla Provincia di Cremona. E dicendo questo mi rivolgo direttamente al suo presidente”.

Una richiesta rafforzata dai dati: a gennaio e febbraio ci sono stati 46 giorni di superamento di 50 microgrammi al metro cubo per il Pm10 e 26 del livello di allarme di 75 microgrammi al metro cubo, con punte di 200. Il 31 marzo Cremona aveva il triste primato lombardo con 68 giorni di superamento. E con la fine dell’estate il trend sembra ricominciato: dal 6 settembre è ben oltre il limite consigliato di 25 microgrammi al metro cubo.

A fronte di questi numeri, Alloni insiste: “Si mettano pure in campo azioni urgenti e straordinarie. Il Pria deve però indicare interventi strutturali e strategici che invertano il modello di sviluppo. Dobbiamo guardare avanti – conclude Alloni – con l’idea che il mondo vada riparato, ripensandolo e creando in questo modo occasioni di lavoro”.

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