Verso il voto: confronto a tutto
tondo tra Virgilio e Portesani
Ricco di spunti interessanti il confronto tra Andrea Virgilio e Alessandro Portesani. Il dibattito si è svolto nella sede del Crit, organizzato da Nexus ed ha visto come moderatore Fabio Antoldi, docente dell’Università Cattolica.
Università: Per Virgilio «è una fonte di orgoglio e di identità, un processo in divenire anche alla luce delle evoluzioni demografiche. La componente progettuale è fondamentale e ricordo che 10 anni fa il Comune è rimasta l’unica realtà che ha alimentato questo sistema. Credo sia fondamentale proseguire quel processo anche alla luce di leve esterne». Ha poi chiarito che «un conto è la città con le università, un altro è la città universitaria che deve metabolizzarle, il collante è la ricerca. I ragazzi hanno bisogno di spazi per lo studio e per coltivare la fame relazionale».
Portesani è convinto che «si debba ripensare la città rendendo accessibili e appetibili i servizi per i giovani e sia necessario potenziare collegamenti con città limitrofe. Abbiamo vantaggi da sfruttare, tra cui la dimensione piccola per cui docenti, studenti e imprenditori si conoscono e si relazionano con facilità.
Turismo: In merito all’accoglienza dei turisti, per il candidato di centro destra «le attrazioni possono essere maggiormente valorizzate. La liuteria è un valore aggiunto, ma non può bastare per attrarre flussi che garantiscano più impatto e permanenza maggiore in città. L’offerta dal centro storico può esser arricchita, perchè per esempio i posti letto non sono sufficienti». Virgilio ha sottolineato che «la città ha come peculiarità il turismo umanistico e penso che la liuteria debba esser al centro per cui diventa fondamentale consolidare il sistema musicale. Il grande fiume è un altro volano identitario, potremmo aver ruolo di baricentro ma è necessario lavorare dal punto di vista infrastrutturale».
Commercio: Sulla crisi del commercio il vice sindaco ha spiegato che «serve un rapporto virtuoso con le categorie del commercio e il distretto urbano va ridefinito pensando anche alla possibilità che il Comune riservi oneri di urbanizzazione per ridefinire ogni anno le priorità. E’ importante una corresponsabilità». Per Portesani: «La prima cosa è restituire attrattività, perchè il centro storico è imbruttito. Vanno create opportunità per i commercianti per questo daremo agevolazioni sull’Imu per chi applica un equo canone e pensiamo alla nomina di un City Manager che possa far applicare le stesse logiche dei centri commerciali e va affrontato il tema della sosta senza elimiare la ZTL».
Polo tecnologico: Riguardo la zona del polo tecnologico il candidato di centro destra è convinto che «sia prioritario puntare sulla riqualifica del patrimonio urbano e la via maestra deve essere la partnership pubblico privato. Questo è un luogo strategico per il territorio perciò dovrebbe essere valorizzato meglio con una maggior partecipazione del Comune favorendo una digitalizzazione di processi. Per l’area ex Tamoil propongo un percorso per attrarre investimenti con una bonifica».
Virgilio ha chiarito che «la rigenerazione è un volano per contenere il consumo di suolo. Per il polo tecnologico c’è l’opportunità di ampliare spazi come questo, servirà andar a sciogliere la convivenza con lo stadio per un’area con altri servizi e penso ad processo per creare una zona con tanto verde».
Sicurezza: Sulla sicurezza qualche divergenza. Per il candidato del centro sinistra «c’è un tema di quotidianità che deve esser affrontato con buonsenso, ossia guardando alle risorse a disposizione. Dobbiamo garantire un maggior presidio delle forze dell’ordine e ipotizzerei una presenza permanente in piazza Roma nella casetta del custode». Il suo avversario sostiene che «potevano essere fatte altre scelte non sacrificando il decoro. Il problema è la percezione della sicurezza e c’è da aumentare la polizia locale e da potenziare l’illuminazione pubblica».
Partecipazioni: Per quanto riguarda le partecipazioni, Portesani crede serva «nominare un assessore con delega alla Fiera perché riteniamo che il Comune debba esser più presente e sarebbe bello ci fosse un fuori salone per ogni evento fieristico. Aem potrebbe aver un ruolo per una gestione associata dei servizi in un’area più ampia e potrebbe aver la vocazione centrale unica di committenza».
Virgilio ha ricordato che «qualche anno fa Aem era in una situazione di profonda difficoltà, serve un percorso di relazioni con il Comune nell’ottica dell’area omogenea. L’Azienda speciale è un’eccellenza, non abbiamo ceduto a input di un processo di privatizzazioni. La Fiera ha avuto il grande tsunami causato dalla pandemia e credo ci debba esser attenzione da parte della Regione».
Trasporti: Il vice sindaco ha parlato di «approccio di intermodalità. L’opportunità più concreta è l’autostrada Cremona-Mantova e sulla ferrovia i prossimi anni saranno importanti per la fase transitoria: il raddoppio sarà un cantiere impegnativo e serve aver chiarezza sulla previsione del terzo ponte perché le aziende hanno esigenze importanti. Riguardo la tangenziale penso che alcuni tratti possano esser ceduti ad Anas per sgravare l’amministrazione». Il suo competitor ha chiarito che «Cremona da sola non può chieder nulla ma è necessario fare sistema e sintesi anche con le forze economiche per rappresentare le istanze di un territorio. Anche noi sosterremmo autostrada Cremona-Mantova convintamente».
Il ruolo del capoluogo rispetto al territorio: Sul ruolo a difesa del territorio Portesani ha precisato che «la condizione è che Cremona sia più rappresentativa e serve rafforzare la relazione con i Comuni di cintura per definire strategie di sviluppo coordinate». Per Virgilio, al contrario, «il Comune capoluogo deve esercitare leadership e un piano strategico deve esser di pertinenza sua e credo che ci siano asset imprenditoriali che vanno aldilà dei confini».
Infine, Virgilio ha precisato che «in questo luogo si vede una lungimiranza degli imprenditori che hanno creduto in questo progetto ma dentro c’è il soggetto pubblico. Abbiamo la possibilità di individuare nuove priorità nuovi obiettivi. Il tema della discontinuità non si pone perché la città è in permanente evoluzione. Ho anche la laicità di guardare nel cuore di una macchina amministrativa per vedere le risorse umane che possono essere valorizzate meglio». Portesani ha chiarito che «non c’è assolutamente conflitto d’interessi perchè ho deciso di tagliare ogni ponte con la cooperativa che ho fondato e credo di conoscere le macchine amministrative per i rapporti che la cooperativa ha avuto con le pubbliche amministrazioni».