Politica

Parcheggi, Forza Italia: "Peggio
di così non si poteva fare"

Forza Italia scatenata contro le politiche  della sosta in città, “una delle attività per le quali la Giunta Galimberti-Virgilio ha dimostrato improvvisazione, inadeguatezza e mancanza di visione”, si legge in un dettagliato intervento del gruppo consigliare  di FI,  Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi.

Due gestori della Sosta. “Dopo 10 anni di promesse di unificare la gestione della sosta, a Cremona esistono ancora 2 gestori: AEM e Saba, che si dividono la gestione dei parcheggi a raso e in struttura.
Nel novembre 2018 la Giunta Galimberti-Virgilio ha deliberato di recedere dal contratto di concessione del Park di piazza Marconi, stipulato dalla giunta di centrosinistra guidata da Paolo Bodini, ma non ha avuto il coraggio e la determinazione di dare esecuzione a quell’indirizzo assunto, dando prova di debolezza e confusione, fattori negativi in qualsiasi trattativa, specialmente se l’interlocutore è una multinazionale. La Giunta Comunale, con la scusa della riservatezza, non ha mai reso noto lo stato di attuazione del contratto e della relativa risoluzione con Saba. Non è nota l’esatta entità dei potenziali esborsi milionari che la prossima amministrazione si troverà ad affrontare al buio. Le recenti comunicazioni dell’assessore Pasquali al Consiglio Comunale sono state la cronaca, molto parziale, di una sostanziale inazione ed un pilatesco scaricabarile alla prossima amministrazione.

Assenza di un Piano della sosta. Cremona non ha un Piano della Sosta, cioè non si è dotata di uno strumento strategico indispensabile per assumere decisioni secondo criteri tecnici, scientifici ed economici, nonostante siano stati spesi decine di migliaia di euro in consulenze (es. Politecnico) chiuse nei cassetti dell’assessorato e mai realmente condivise con il Consiglio Comunale e tantomeno con la cittadinanza.
L’assenza di tale strumento è la principale ragione di una serie di scelte disorganiche e irrazionali effettuate dalla Giunta Galimberti-Virgilio.

Assenza di una politica tariffaria unitaria e di strumenti tecnologici moderni. Mancando un Piano della Sosta e permanendo due diversi gestori della sosta in città, il Comune di Cremona non è in grado di definire una politica tariffaria unitaria e razionale. Le tariffe applicate da Saba sono diverse da quelle applicate da AEM in quanto le prime devono comprendere la remunerazione degli investimenti eseguiti dalla società realizzatrice del parcheggio di piazza Marconi. Il Comune non dispone neppure di un’app, presente in tante altre città, per poter prenotare la sosta o semplicemente per verificare la disponibilità di posti liberi in struttura, servizio che eviterebbe lunghe e inutili peregrinazioni nelle vie cittadine.

Più 300 posti a pagamento solo per fare cassa. Le scelte assunte in questi anni in materia di sosta a pagamento sono state dettate esclusivamente dalla necessità del Comune di Cremona di fare cassa.
È il caso dei 55 stalli blu trasformati nel 2020 in Via Mantova, P.zza Libertà e Via Tofane per compensare AEM dei costi, non preventivati in progetto, per la costituzione del diritto di superficie dell’area ove insiste il multipiano incompiuto di via Dante.
È solo economica anche la scelta di reintrodurre l’odiosa “tassa del dolore” tramite la trasformazione di 135 posti a pagamento nel parcheggio ex Lucchini, di fronte alla clinica San Camillo. Il Comune di Cremona ha costretto AEM ad acquistare per un milione di euro il parcheggio e i sottostanti locali, abbandonati da decenni, consentendo alla propria società di introdurre il pagamento della sosta per tentare di rientrare dall’investimento. Si è rivelata fallimentare anche la decisione di realizzare in Via Macello un parcheggio a pagamento nel cortile dell’ex mercato ortofrutticolo da 111 stalli. Nel 2022 ha registrato un incasso complessivo di € 35 (meno di due auto al mese!).
Per infierire ulteriormente nelle tasche dei cittadini la Giunta ha deciso di ridurre ad una sola ora la gratuità delle strisce blu nell’intervallo del pranzo.

Il parcheggio dell’area ex Lucchini

La gestione di AEM in perdita e il contatto predatorio con il Comune. La gestione caratteristica della sosta da parte di AEM negli anni 2021 e 2022 si è chiusa con risultati estremamente modesti. Le percentuali di riscossione delle tariffe sono risultate esigue, in molte aree non hanno raggiunto neanche il 10% della potenziale occupazione.
Ciò nonostante il Comune di Cremona ha assegnato ad AEM la gestione della sosta cittadina con un contratto della durata di 30 anni, pretendendo che venisse pagato in unica soluzione un canone cumulativo anticipato di € 800.000, impedendo alle future amministrazioni che seguiranno di disporre del canone annuale. Un comportamento predatorio, contrario alle regole della buona amministrazione, che, assieme al disastro dell’ex Lucchini, ha aumentato l’indebitamento di AEM.

Il parcheggio Aem a pagamento in via del Macello

Il caso dei permessi della sosta. Destreggiarsi tra le tante tipologie di permessi e abbonamenti della sosta è impresa impossibile. L’elevato numero di tipologie di permessi e abbonamenti non è motivato da una gestione migliore ed organica della sosta cittadina, ma dal caos che regna nell’amministrazione di centrosinistra. Anche la durata dei permessi varia a seconda della tipologia e non esiste alcun sistema di avviso ai titolari di permessi della prossimità della scadenza. Tanti cittadini sono stati ripetutamente multati per una semplice dimenticanza, risolvibile con un sistema di messaggistica.

Santa Tecla: un’occasione persa. L’area del parcheggio di Santa Tecla avrebbe potuto essere acquistata dal Comune di Cremona. Ma così non è avvenuto, a causa dell’incapacità dell’Amministrazione di cogliere le opportunità. Nel 2018 il parcheggio è stato messo all’asta e il Comune di Cremona non ha partecipato, consentendo così ad un privato cittadino di acquistarlo.
Di conseguenza la Giunta Galimberti-Virgilio s’è vista costretta ad improvvisare per riparare ai propri errori, costringendo AEM a pagare un canone d’affitto al privato, e di conseguenza mettere a pagamento la sosta, per non ridurre l’offerta di parcheggi in un’area strategica della città.

L’infinito multi piano di Via Dante. Non sono bastati cinque anni per completare una struttura elementare quale in multipiano di Via Dante. Tra reiterati annunci, sempre disattesi, mancanza di coperture economiche e sospensioni dei lavori, la costruzione langue. Un esempio da manuale di grave incapacità amministrativa”

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