Cronaca

Alluvione, sabato ondata di piena
Coldiretti fa la conta dei danni

Continua a crescere il livello del fiume Po, che nel primo pomeriggio di venerdì ha superato il metro sopra lo zero idrometrico. Sebbene ora stia crescendo in modo più lento, secondo Aipo si potrebbe arrivare al superamento della prima soglia di criticità nell’arco delle prossime ore.

In dettaglio, il colmo di piena è previsto a Piacenza, dove peraltro la soglia di allerta gialla è già stata superata, tra stanotte e sabato mattina, mentre successivamente arriverà anche a Cremona. Come ha evidenziato Aipo, la piena potrà interessare le aree golenali.

A questo proposito, il personale Aipo, insieme alla Protezione Civile, sono al lavoro per le attività di previsione e monitoraggio dell’evento.

Intanto continua la conta dei danni da parte degli agricoltori. Come spiega Coldiretti Lombardia, trombe d’aria, grandinate e violenti nubifragi nelle scorse ore hanno preso di mira con violenza i territori. E sebbene il più colpito sia stato quello Mantovano, la situazione non è rosea neppure nel Cremonese e nelle altre province, con campi sommersi e problemi di lavorazioni agricole.

A questo proposito, Coldiretti evidenzia come l’agricoltura sia l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che solo nel 2023 a livello nazionale hanno superato i 6 miliardi di euro.

Secondo l’ordine dei geologi della Lombardia, è fondamentale quindi guardare avanti per prevenire i problemi legati agli eventi meteorologici estremi, che ormai sono una costante. Tra le azioni importanti da mettere in campo, “proseguire con la realizzazione di casse di laminazione” ma puntare anche sulla “nascita di aree naturali di espansione in grado di trattenere e regimentare le acque”.

I geologi lasciano anche alcune importanti raccomandazioni in caso di alluvioni: “Non bisogna mai sostare in prossimità di fiumi, scendere in cantina o nei piani interrati” fanno sapere in una nota. “Alcuni luoghi si allagano prima di altri e in casa le aree più pericolose sono proprio le cantine, i seminterrati e i piani terra.

Sono luoghi pericolosi anche i sottopassi, i tratti in prossimità di argini e i ponti, ma anche le strade con forte pendenza. Spesso accade che per salvarsi possa essere necessario raggiungere l’auto in cantina ed è assolutamente sbagliato. Evitiamo anche di utilizzare l’ascensore. Mai sostare sui ponti” concludono i geologi.

LaBos

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