Turismo, il centrodestra attacca:
"Cremonesi illusi su Lanca Livrini"
“Il Po come uno dei punti di forza per il turismo a Cremona. E’ questo il progetto che il centrodestra vorrà realizzare se amministrerà la città. Tante le iniziative che potrebbero esser messe in campo. Lo dice oggi Alessandro Portesani, candidato sindaco del centro destra, rilanciando il programma di governo sul tema dell’utilizzo del fiume.
“A partire dalla riapertura di esercizi commerciali sulla corrente del fiume. Dalla ripartenza delle crociere sul fiume che la vicina Mantova ci ha sottratto. Dalla valorizzazione delle aree comunali che, come già spiegato, potranno rendere accessibile la spiaggia di Cremona. Dalla creazione di piccoli porti turistici, dove si potranno noleggiare piccole imbarcazioni per escursioni sulle isolette e sulle rive. E tutto questo anche in virtù di un dato significativo pubblicato recentemente in uno studio dell’Università Cattolica che spiega come il 75% degli italiani sia cerca esperienze non convenzionali”.
“A fronte di questo potenziamento turistico”, ha spiegato Portesani, “servirà creare un parcheggio corona proprio nella zona vicina al fiume che sia collegato con il centro città con mezzi pubblici che rispettino l’ambiente. In particolare abbiamo un progetto su lanca Livrini, visto che si riparte da zero, per la quale intendiamo valutare un pontile che ne consenta la fruizione eco sostenibile con accesso solo per imbarcazioni a remi o a propulsione elettrica, compatibilmente al rispetto di vincoli ambientali da verificare. Inoltre, pensiamo anche a una area test da adibire al nuoto in acque libere attivando un monitoraggio della qualità delle acque con Arpa e le istituzioni sanitarie”. “Purtroppo”, ha attaccato il candidato del centro destra, “Andrea Virgilio aveva annunciato la rinaturazione della stessa lanca per un intervento di 3 milioni di euro di interventi sul Po. In quello stanziamento era compreso anche l’abbassamento dei pennelli per 200 metri ma soprattutto l’apertura della lanca per 650 metri. Ora si scopre che era una bugia grande come una casa”.
“L’Agenzia Interregionale per il fiume Po”, ha spiegato Portesani, “ha comunicato, come ha sottolineato Giorgio Albera (già presidente Azienda Regionale per i porti di Cremona e Mantova tra 1995 e il 2005), cinque interventi da realizzare entro il 2026: in questi ovviamente non c’è alcun accenno alla Livrini. C’è invece un bando di gara per un importante intervento, per oltre 13 milioni di euro nel territorio cremonese tra Motta Baluffi e Torricella del Pizzo. Prima toppa. Seconda. Il consigliere regionale Marcello Ventura, già a febbraio, aveva sottolineato che dal “Progetto di revisione della proposta progettuale” del luglio 2022, era scomparso qualsiasi riferimento alla lanca. Apriti cielo. Virgilio aveva maldestramente contestato il rappresentante di Fratelli d’Italia. E invece era stato proprio lui Virgilio a non aver letto le carte come i fatti di questi giorni stanno dimostrando”.
“Il fatto più grave”, secondo Portesani, “è che Virgilio, che ora si propone di amministrare i cremonesi, li ha illusi che la lanca Livrini, dopo 50 anni, fosse di nuovo restituita alla fruizione della città. Speriamo che trovi il tempo di spiegare quali siano i contatti tra Comune, Aipo e Autorità di Bacino che ha poi portato alla mancata effettuazione dell’intervento”.