Cronaca

Trasferimento fraudolento di
valori. Per Silvani altra condanna

Due anni fa l’imprenditore dei serramenti di Chieve Antonio Silvani era stato definitivamente condannato a 4 anni, 8 mesi e 20 giorni di reclusione per diversi episodi di estorsione, tentata e consumata, nei confronti dei suoi ex clienti. Dieci anni dopo la cessazione dell’attività artigianale, Silvani aveva cominciato a sollecitare il pagamento di fatture, in alcuni casi mai emesse, arrivando persino a gonfiarne gli importi. L’imprenditore contava sul fatto che a distanza di dieci anni, periodo oltre il quale le banche non conservano più la documentazione delle operazioni, i clienti non fossero in grado di dimostrare di aver già pagato i serramenti.

Silvani è finito di nuovo a processo con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori, e oggi è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione, e assolto per un solo capo di imputazione. Con lui, condannati anche i due figli e la moglie. Il giudice ha disposto la confisca di denaro o beni per un milione e 800 mila euro.

Secondo l’accusa, il 30 dicembre del 2017 Silvani aveva “attribuito fittiziamente al figlio la titolarità di due appartamenti e due posti auto nella Repubblica Dominicana al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali“. Essendo sottoposto ad una misura di prevenzione personale, per evitare la confisca dei beni, aveva intestato al figlio la titolarità degli immobili, pur avendo l’artigiano provveduto al pagamento del corrispettivo, pari a 204.000 euro, tramite bonifico proveniente da un conto corrente a lui intestato presso la Andbank di Andorra.

Allo stesso modo Silvani aveva attribuito a moglie e figlia la titolarità ciascuna di un appartamento e di un posto auto nella Repubblica Dominicana, intestando a loro la titolarità degli immobili, pur avendo lui stesso provveduto al pagamento del corrispettivo, pari a complessivi 204.000 euro, tramite bonifico da un conto corrente a lui intestato presso la banca di Andorra.

Sara Pizzorni

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