Economia

Europee, le richieste
degli industriali lombardi

Giovanni Biasio, ad di Magic Pack

Il mondo imprenditoriale lombardo, attraverso Confindustria ha presentato le proprie istanze ai candidati al parlamento europeo, all’interno di un evento pubblico che si è svolto lo scorso 10 maggio a Milano, presso il  Teatro San Fedele. “La visione lombarda per il futuro dell’Europa”, questo il titolo dell’iniziativa organizzata da Confindustria Lombardia e Politics Hub.
All’incontro, aperto dai saluti del Presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella, sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri e Vice Premier, On. Antonio Tajani, il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Giancarlo Giorgetti, l’On. Matteo Renzi, l’On. Carlo Calenda.

La Lombardia è la prima regione manifatturiera d’Italia e la seconda in Europa, e la prima regione italiana per esportazioni (26% del totale italiano) con un valore dell’export di 163,57 miliardi di euro nel 2023.

Il Presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella ha sferzato la politica dichiarando che “Confindustria Lombardia ha fortemente voluto questo incontro perché alle elezioni europee di giugno c’è in gioco il futuro dell’Europa: la scelta sarà tra il benessere e la competitività o il declino industriale. Ai leader abbiamo voluto trasmettere l’auspicio che le future istituzioni comunitarie riportino l’industria al centro dell’Europa tornando a investire nell’unico asset in grado di evitare il declino del nostro continente”.

Nel VIDEO che sintetizza le richieste dalla viva voce di vari esponenti, c’è anche la testimonanza di Giovanni Biasio (minuto 4:03) ad di Magic Pack, l’azienda di Gadesco che produce vassoi per alimenti. “Il nuovo regolamento europeo che mette al bando gli imballaggi in plastica per frutta e verdura al di sotto di 1,5 kg – afferma – comporterà maggiore spreco alimentare con conseguenze economiche e sociali e sarà un duro colpo per le aziende che li lavorano, per la filiera del riciclo, ma soprattutto per l’occupazione”.

Netto il giudizio del presidente degli industriali lombardi sulla commissione uscente: “la realtà che si trovano ad affrontare le imprese oggi è nota: misure basate sull’ideologia anzichè su dati e metodi scientifici, talvolta attraverso una legiferazione in contraddizione con gli stessi obiettivi green; un quadro regolatorio incerto e disincentivante per gli investimenti; mancanza di fonti di approvvigionamento energetiche a costi concorrenziali; margini di competitività ridotti a vantaggio degli altri player globali. Tutto ciò sembra il preludio di una deindustrializzazione dell’Europa” ha concluso Buzzella.

Tra le proposte contenute nel documento Focus Lombardia indirizzate alle prossime istituzioni dell’Unione Europea: sostegno alle politiche per la competitività nella transizione verde e digitale con focus sulle competenze, approvvigionamento energetico a prezzi che consentano alle imprese europee di competere ad armi pari con USA e Cina, rafforzamento del mercato interno e del sistema industriale europeo in relazione ai competitors globali, centralità della ricerca e innovazione, affermazione del principio di neutralità tecnologica e fondo europeo di investimenti a supporto delle politiche industriali.

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