Politica

Rilancio del commercio, incontro
all'ex Negresco con il centrodestra

Dopo anni di chiusura, le vetrine del bar Negresco si sono riaperte per un paio d’ore nel pomeriggio di domenica, per ospitare l’aperitalk promosso dalla coalizione di centrodestra a sostegno della candidatura di Alessandro Portesani. Un luogo d’incontro emblematico per parlare di rilancio del centro storico, alla presenza delle associazioni del commercio cittadine.

In sala, c’erano infatti Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, e Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti Cremona, che hanno voluto ascoltare le proposte della politica, ma anche portare le proprie istanze. “Chiediamo più attenzione, delle possibilità a livello economico da dover sfruttare, soprattutto per le start up che vorranno aprirsi a questo mondo che è l’imprenditoria commerciale” sottolinea Fortunati.

“E’ importante che il comparto del commercio non sia solo uno slogan da campagna elettorale. Negli anni ha perso dei pezzi importanti. Chiediamo grande attenzione e progettazione affinché Cremona torni ai fasti di un tempo”.

A moderare l’incontro è stato Alessandro Rossi, candidato nella lista di Forza Italia, dirigente d’azienda e ex Responsabile Marketing del Salone del Mobile. La scelta della location, ha detto, è dipesa dalla volontà di “dare un segnale positivo alla città”. Dopo di lui sono intervenuti Anna Maramotti (Novità a Cremona) che ha sottolineato la vocazione di Cremona come città commerciale.Giacomo Zaffanella (Lega) Rita Maria La Fata (Fratelli d’Italia) che hanno testimoniato le loro esperienze di esercenti sia del centro storico che della prima cintura.  Ha chiuso gli interventi dei candidati Jane Alquati che ha posto l’esigenza di potenziare offerta turistica con i comuni dell’intera provincia.

“Quello che si è verificato, negli ultimi dieci anni, a Cremona è stato un vero sacco compiuto verso la città e verso il commercio di vicinato perpetrato con il concorso colpevole della Giunta Galimberti-Virgilio” ha detto Portesani. “La politica non solo non ha fatto nulla per salvare i negozi del centro dalle congiunture globali (come il commercio elettronico), ma ne ha addirittura accentuato la crisi permettendo un vero e proprio assalto dei supermercati dentro e fuori il tessuto urbano. Noi a questo cercheremo di porre rimedio”.

“La situazione è drammatica e i numeri, non di un partito politico, ma delle associazioni di categoria inchiodano il centrosinistra alle sue gravissime responsabilità politiche e sociali.  Nell’ultimo decennio – ha inclazato  Portesani –  123 sono stati gli esercizi chiusi. Percentuali spaventose nel centro storico dove il 30%  degli esercizi commerciali ha abbassato la saracinesca senza più rialzarla. Numeri da far tremare i polsi dell’economia anche in periferia dove, sempre secondo Confcommercio Cremona, oltre il 24% dei commercianti ha detto addio alla professione. Un danno terribile al tessuto economico e sociale di tutto il comune”.

“Il centro-destra è pronto a mettere mano alla situazione. Abbiamo proposte importanti”, spiega Portesani. “Partendo da una leva fiscale significativa: l’agevolazione dell’Imu per i proprietari di immobili che decidono di affittare i loro stabili secondo un equo canone che come amministrazione andremo a stabilire”.

“Non solo”, ha aggiunto il candidato di centrodestra. “Revisione della viabilità di accesso al centro, dei limiti e delle zone dedicate alla Ztl con una regolamentazione differente e concordata all’interno di un tavolo in cui siederanno rappresentanti del Comune, delle categorie economiche e dei residenti. Attivazione di una cabina di regia (coordinata da un City Manager) che coordini le diverse offerte culturali già presenti in città ed oggi sconosciute o poco valorizzate, e che integri l’offerta turistica e commerciale della città, ritornando a pensare ad eventi di respiro nazionale ed internazionale. E ancora creazione di un regolamento che da un lato agevoli la concessione dei plateatici in particolare, nelle aree pedonali e che contenga direttive di omogeneità e di decoro”.

“Molte anche le iniziative legate al turismo. Utilizzo delle nuove tecnologie per gestire big-data e realizzare azioni di marketing e fidelizzazione targettizzate verso turisti e cittadini. Differenziare l’offerta culturale che tocchi tutte le esigenze e i gusti dei cittadini. Creazione e riqualificazione di spazi adeguati per esposizioni, mostre e concerti. Valorizzazione del Po come principale elemento di attrattività turistica (in linea con previsioni masterplan 3c). Potenziamento dell’Ente Fiera e maggiore connessione tra eventi fieristici e città (eventi fuori salone). Ed infine biglietto cumulativo di tutti i musei cremonesi e buoni sconto sulla seconda visita sia da parte degli alberghi che da parte dei ristoratori”, ha concluso Portesani.

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