Cronaca

Cr2 Sinapsi prende forma,
pronto per la Festa dei Ciliegi

Sempre meno un cantiere, sempre più un luogo di accoglienza. La trasformazione è oramai a buon punto e si comincia a intravedere quello che verrà. Cr2 Sinapsi non è più solo un’idea o un progetto sulla carta, ora ha pareti e soffitti, gli impianti sono stati completati, gli spazi definiti, la luce e il verde si affacciano dalle finestre verso un luogo di stimoli e speranze. Un cantiere, quello nel parco del Morbasco, che non è solo un’opera di trasformazione fisica, ma anche un cambiamento di cuore e mente, verso un futuro più inclusivo.

“Siamo quasi arrivati – sottolinea il presidente di Fondazione Occhi Azzurri, Filippo Ruvioli – il primo di giugno faremo la Festa dei Ciliegi come ogni anno e sarà un momento per condividere con la cittadinanza e con chi parteciperà alla festa il punto di arrivo parziale, ma ormai praticamente definitivo del cantiere. Il cantiere sarà finito, avremo l’agibilità dell’immobile e sarà già in parte arredato, spero anche già completamente rivestito, altrimenti ne mancherà un pezzettino. Però ormai ci siamo, con l’obiettivo di aprire l’attività dal 21 di settembre, che è un’altra data significativa per noi: è il compleanno di Orlando; apriremo le danze con il suo compleanno, con l’inaugurazione del Centro e da quel momento saremo attivi a pieno regime”.

Ma intanto ci sono già le piscine funzionanti e si notano già molti  particolari di quello che sarà:Sì, stiamo proprio facendo le finiture e stiamo provando gli impianti, la piscina, le piscine terapeutiche, stiamo testando che funzioni tutto come come deve e in fase di finitura ci sono anche i pavimenti, i rivestimenti, i controsoffitti, le placchette”. 

Un momento emozionante per Ruvioli che sta assistendo alla realizzazione del sogno di Occhi Azzurri: “adesso sono concentrato sulla finitura del cantiere, quindi la soddisfazione è grande per il fatto che siamo riusciti a mettere a terra il progetto. Adesso si apre un’altra frase, quella della realizzazione dei servizi, ci appoggeremo a Cosper perché ci ha sempre accompagnato fin qua, per la parte socio educativa. Per la parte socio sanitaria, invece stiamo creando un gruppo di professionisti che saranno guidati da Guido Pedrazzini, nostro direttore sanitario, insieme a Federico Pedrabissi che è il nostro direttore socio educativo e direttore clinico e stiamo coinvolgendo un sacco di persone perché comunque serviranno tante energie per dare risposte complesse ai bisogni complessi delle famiglie come la mia“.

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Cristina Coppola

 

 

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