Cronaca

Riciclaggio: Mauri indagato, la madre tace Paoloni dal gip

Le foto di Paoloni sono di Francesco Sessa

Il calciatore della Lazio Stefano Mauri, indagato dalla magistratura svizzera, sarebbe disponibile a farsi sentire dal ministero pubblico federale che ha avviato un’inchiesta con l’ipotesi di reato di riciclaggio collegata a quella cremonese sul calcioscommesse. L’indicazione è venuta in un incontro che si è tenuto oggi tra i legali dello stesso calciatore. Oggetto della rogatoria sarebbe un conto corrente svizzero intestato ai genitori di Mauri. La madre del giocatore, sentita in qualità di testimone al comando della guardia di finanza di Cremona, ha scelto di non rispondere alle domande del gip Guido Salvini e del ministero pubblico svizzero.

Agli inquirenti svizzeri che indagano su un presunto riciclaggio riguardante un conto corrente svizzero nella disponibilità di Mauri non sarebbe sfuggita una certa somiglianza con la vicenda che vede indagato, sempre con l’accusa di riciclaggio, ma dalla procura di Milano, il giocatore Luciano Zauri in ordine a un presunto versamento in nero da 1 milione di euro che avrebbe ottenuto sempre su conti svizzeri nell’operazione che lo vide trasferirsi dalla Sampdoria alla società biancoceleste. Quello che avrebbe notato il sostituto ministero pubblico federale Elena Catenazzi è che entrambi siano giocatori della Lazio e che in entrambe le occasioni i soldi siano stati portati in Svizzera. Per questo il magistrato elvetico sarebbe intenzionato a contattare il collega della procura di Milano Carlo Nocerino per avere eventuali informazioni.

Nel pomeriggio in tribunale è stato sentito, sempre come testimone, l’ex portiere della Cremonese e del Benevento Marco Paoloni. “Ha risposto a tutte le domande”, hanno detto i suoi legali, Luca Curatti ed Emanuela Di Paolo. Paoloni ha affermato di non avere mai avuto rapporti personali con Mauri. L’interesse dalla magistratura svizzera, tra le altre cose, nasceva da un’intervista realizzata da Paoloni alla tv svizzera in cui parlava del fenomeno del calcioscommesse. Prima dell’audizione, Paoloni (nel giugno scorso squalificato per 4 anni dalla Disciplinare), ha annunciato che il suo vizio per le scommesse è acqua passata. “Sono tornato una persona normale”. L’ex portiere, vestito da un giubbino, jeans alla pinocchietto e un berretto di strass, ha garantito di non essere più schiavo delle scommesse. “Attualmente”, ha detto, “sono commentatore sportivo per una tv privata romana”. “Non so per quale motivo mi hanno convocato”, ha spiegato, ribadendo inoltre la propria estraneità alla vicenda che nell’estate scorsa lo costrinse al carcere.

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