Cronaca

Hashish comprato su Instagram:
Sequestrati 265 grammi di droga

In arresto è finito un 26enne cremonese che ha dichiarato di aver assunto lo stupefacente per problemi personali e per scopi terapeutici. "Quantità non compatibile per uso personale": il giudice ha convalidato l'arresto.

Ieri è stato fermato dalla polizia durante un controllo in via Degli Opifici a Cremona. Il ragazzo, un cremonese che il 25 Aprile compirà 26 anni, è stato trovato in possesso di hashish. Tra lo stupefacente che aveva addosso, 21,82 grammi, e quello trovato durante la perquisizione nella sua abitazione, gli agenti della Squadra Volante della Questura di Cremona guidati dal dirigente Ester Esposito, hanno sequestrato 265 grammi di droga.

In casa, all’interno di una scatola in alluminio nascosta all’interno dell’armadio della camera da letto, la polizia ha trovato e sequestrato quattro panetti a forma rettangolare riportanti brand “Banana Punch” e “Monkey D-Luffy” contenenti in tutto 244 grammi di stupefacente, mentre sopra il pianoforte nel soggiorno sono stati trovati un bilancino di precisione e un coltello da cucina lungo 30 centimetri con la lama sporca di hashish.

Il giovane è stato dichiarato in arresto e questa mattina è comparso davanti al giudice per essere processato per direttissima. Al magistrato, il 26enne ha raccontato di aver comprato la droga su Instagram per avere una scorta e che l’uso dello stupefacente era personale, in quanto aveva avuto problemi familiari. Il ragazzo, che si è scusato, riconoscendo di aver sbagliato, ha anche aggiunto che assumeva lo stupefacente per calmare il dolore in seguito ad una frattura scomposta alla spalla. Il magistrato, però, ha giudicato incompatibile la quantità sequestrata con l’uso personale, ed ha convalidato l’arresto, disponendo per il 26enne, ex commesso in un centro commerciale, attualmente senza lavoro da cinque mesi, la misura dell’obbligo di firma tutti i giorni in Questura.

Il suo legale, l’avvocato Marilena Gigliotti, dopo la convalida, ha chiesto e ottenuto i termini a difesa, anche per attendere i risultati della perizia tossicologica che accerterà il principio attivo della sostanza stupefacente. Il processo è stato aggiornato al prossimo 8 luglio.

Sara Pizzorni

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