Politica

Sinistra per Cremona: "No
al nuovo Codice della strada"

Sarà discusso durante il prossimo Consiglio Comunale del 19 Aprile la mozione presentata da Sinistra per Cremona Energia Civile sulla riforma del Codice della Strada proposta dal Governo e in discussione al Senato.
“Accogliendo le sollecitazioni provenienti anche dalle associazioni ciclistiche e cicloturistiche locali, anche da Cremona, come in molte altri Comuni italiani, vogliamo far sentire il chiaro dissenso ad una riforma del Codice della Strada che si approccia al tema della sicurezza e dell’incolumità degli utenti deboli (pedoni e ciclisti) in maniera insufficiente peraltro esautorando i Comuni della propria autonomia nell’imporre limiti alla velocità, posizionare autovelox, offrendo sconti di sanzioni a chi commette violazioni di ogni genere in serie, nell’arco della stessa giornata”, afferma Lapo Pasquetti, segretario di Sinistra per Cremona.
“Un cedimento ai furbi – continua Pasquetti –  e a chi mostra insofferenza verso le regole del codice della Strada che incentiverà i comportamenti scorretti facendo salire il numero delle vittime della strada, in un Paese, l’Italia, dove si registra il più alto tasso di mortalità tra i paesi europei. Una riforma sbagliata che già vanta l’appellativo di “Codice della Strage”.
La mozione impegna Sindaco e Giunta “ad intervenire urgentemente, anche attraverso l’ANCI, sia regionale che nazionale, presso il Governo e il Parlamento affinché:
• siano eliminate dalla riforma del Codice della Strada e dai successivi decreti legislativi delegati e decreti attuativi le norme in contrasto con il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS) 2030;
• siano eliminate dalla riforma del Codice della Strada e dai successivi decreti legislativi delegati e
decreti attuativi le norme che limitano la possibilità dei Comuni di intervenire sulla gestione del traffico e della viabilità stradale, nel rispetto dell’attribuzione agli stessi delle funzioni amministrative prevista dall’articolo 118 della Costituzione;
• siano promossi interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, che agevolino i percorsi verso le Città 30 e che vengano individuate con urgenza le risorse previste dal Piano per la realizzazione degli interventi ivi previsti”.

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